“Con deliberazione n.103/2020, la Corte dei Conti Puglia, dopo aver chiesto una relazione esplicativa e le controdeduzioni al Comune, ha confermato quanto sostenuto e denunziato dalle opposizioni durante il consiglio Comunale del 31 luglio scorso avente ad oggetto l’approvazione del conto consuntivo per l’anno 2019”. Parte con queste parole la nota del consigliere comunale Francesco Spina in merito a quanto espresso dalla Corte dei Conti.
“Partendo dall’analisi dei conti consuntivi 2017 e 2018, La Corte dei Conti si sofferma in particolare sui circa 4 milioni (2.900.000 qualificati da Angarano e c. come mere passività potenziali) di euro di debiti emersi nel 2020, non ancora riconosciuti e non coperti dal fondo contenzioso. La Corte dei Conti rileva che l’aumento vertiginoso dei debiti fuori bilancio, dal 2017 ad oggi – prosegue Spina – determina gravi criticità e la violazione dei principi legislativi di programmazione e sana gestione del bilancio (i fondi di bilancio utilizzati per la loro copertura non sono quelli dell’anno in corso di formazione del debito, ma fondi degli anni successivi in violazione del principio di veridicità e della competenza annuale del bilancio), confermando così le censure formulate dell’opposizione circa la non veridicità e trasparenza del bilancio biscegliese (anche al TAR i consiglieri di minoranza hanno rappresentato tali doglianze)”.
“La corte dei Conti paventa, inoltre, che il permanere di questi squilibri possa portare al dissesto – riporta il consigliere Spina – e chiede al Comune di adottare misure urgenti per arginare questo fenomeno patologico dei debiti fuori bilancio e per eliminare le criticità gravi riscontrate e progressivamente aggravatesi negli anni. È deplorevole, poi, che Angarano si sia difeso verso un’autorità pubblica con la falsa dichiarazione che sia stata da lui potenziata l’avvocatura per arginare il fenomeno dei debiti da contenzioso, quando tutti sanno che, al contrario, ha smantellato gli uffici dell’avvocatura creata dalla mia amministrazione, trasferendo in altre città e adibendo ad altre funzioni gli avvocati che avevano vinto il concorso e che erano stati proprio da lui assunti con scorrimento di graduatoria”.
“Ora anche i bambini si accorgono che il “limone” è stato spremuto e che non ci sono più i margini per un recupero di una sana gestione di bilancio. Il riequilibrio previsto obbligatoriamente dalla legge ogni anno a pena di scioglimento del consiglio nel 2019 non è stato effettuato e per il 2020 non è stato ancora deliberato (il termine perentorio prorogato per il Covid di 5 mesi è il 30 novembre) per l’impossibilità evidente di definire, previa acquisizione de attestazioni di assenza di debiti da parte dei dirigenti, i conti e farli quadrare nel 2020 con il pareggio di bilancio. Per evitare il dissesto, altri comuni come quello di Andria – afferma il consigliere comunale – hanno approvato responsabilmente il predissesto proposto da dirigenti e funzionari seri”.
“Angarano tenterà di fuggire dalle sue responsabilità ancora una volta con trucchetti e artifici contabili oppure affronterà responsabilmente la drammatica situazione di bilancio, che impedisce ormai di trovare risorse anche per pagare i contributi più piccoli dovuti alle fasce indigenti della città? In consiglio, lunedì prossimo, occorrerà prevedere posizioni forti per il bene della comunità e delle future generazioni. Si evitino ulteriori provvedimenti sul bilancio del Comune – conclude Francesco Spina – che affossino con artifici contabili i prossimi anni amministrativi della nostra comunità, anche perché noi non faremo sconti, continuando a dire la verità grave comunale biscegliese e a sensibilizzare le istituzioni del territorio, presso cui pendono già procedimenti anche penali (presso il Tribunale di Trani), proprio sulla inquietante gestione dei debiti fuori bilancio biscegliesi”.