“Ormai è un dato ufficiale: al cimitero di Bisceglie sono finiti i posti. Alle famiglie dei defunti gli uffici non possono che prospettare salatissime locazioni di posti nelle cappelle o cremazioni”. A dichiararlo è il consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina.
“La situazione è diventata insostenibile e Angarano, dopo la batosta (con tanto di richiamo al rispetto della legge) dell’ANAC sull’errata aggiudicazione della nuova gara, non ha dato alcun impulso all’accelerazione delle soluzioni alla gravissima emergenza, di carattere anche sanitario per le possibili conseguenze che potrebbero derivarne”.
“Il diritto personale di scegliere liberamente come conservare la memoria dei defunti – prosegue il consigliere d’opposizione – è il diritto personale più delicato, quello con le più profonde implicazioni etiche e religiose che si legano agli affetti e ai legami personali e familiari. Ora Angarano, dopo aver soppresso al Comune di Bisceglie il diritto al lavoro per i biscegliesi istituendo procedure aperte solo alle mobilità da altri comuni, è in procinto di fare la sua ordinanza più clamorosa (dopo quelle di appalto diretto del servizio di igiene urbana): quella di divieto di morire a Bisceglie”.