“Naglieri denuncia un accordo, un vero e proprio ‘pactum sceleris’ tra Angarano e Gianni Casella a danno della mia amministrazione comunale, posto a base della elezione a sindaco di Angarano e poi della nomina effettuata da Angarano & co. del presidente del consiglio comunale”. Con queste dichiarazioni parte il comunicato firmato dal consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina.

“Questa l’accusa di Naglieri a Gianni Casella nella nota inviata da Spina: “Lanciammo il programma politico di Angelantonio Sindaco di Bisceglie, ci furono numerosi incontri diretti a definire un percorso principale e quelli sussidiari che avrebbero garantito una crescita ed uno sviluppo democratici, coesi tanto nello spirito quanto nelle intenzioni. Nonostante le rinunce ed il ballottaggio l’intera coalizione di maggioranza diede fede all’impegno assunto, convergendo sull’unica nomina di Presidenza alternativa al passato, convinti che l’azione di opposizione della legislatura precedente, particolarmente unita e convergente su Angelantonio Angarano, avrebbe potuto generare e sostenere un percorso coerente rispetto a quel passato così chiacchierato”.

La gravità delle parole di Naglieri – commenta Francesco Spina – richiedono presto una presa di posizione da parte del Sindaco e del Presidente del Consiglio, che oggi rappresenta l’istituzione consiliare e deve avere la giusta serenità di svolgere il suo mandato nel giusto equilibrio come sta facendo. Sarebbe grave che Sindaco e Presidente del Consiglio, le due istituzioni di garanzia e di rappresentanza comunale, abbiano fatto un accordo sulla pelle dei cittadini per dividersi già prima della campagna elettorale i ruoli di sindaco e presidente del consiglio (facendo finta di combattere al ballottaggio), solo per marciare volgarmente contro il sottoscritto e la sua coalizione”.

“Se, invece, non c’era un accordo tra Angarano e Casella e la denuncia di Naglieri è solo un’invenzione per intimidire Gianni Casella minacciandone la revoca, al presidente del consiglio comunale va la mia solidarietà istituzionale quale consigliere comunale. In ogni caso – conclude Francesco Spina – il gusto e il piacere di essere stato sempre fuori da giochi di palazzo e inciuci trasversali fatti sulla pelle dei cittadini”