“Dopo gli attacchi violenti dell’assessore Naglieri al presidente del consiglio Casella e al sottoscritto, sono costretto a pubblicare il documento viziato che ha fatto saltare il consiglio comunale”, tuona laconico il consigliere comunale di minoranza Francesco Spina a proposito del rinvio dell’ultima seduta di consiglio comunale e di ciò che di veemente è successo venerdì nell’auditorium Santa Croce.
“Per prima cosa l’atto contiene la dichiarazione di aver “consegnato e dato copia del presente provvedimento a avv. Spina F.sco” in data 15 marzo 2019. Quel giorno ero a Roma e sono rientrato il giorno 18 in mattinata”, spiega Spina, “Secondo punto: non ho avuto alcuna telefonata di cortesia che mi comunicasse tale circostanza del consiglio comunale. Terzo: appena rientrato ho io stesso chiesto al presidente e al messo notificatore di ricevere ufficialmente la notifica, senza eccepire eventuali ritardi. Quarto: il presidente Casella ha inviato nota al segretario generale per sanare l’errore”.
E continua: “Quinto punto: il messo notificatore mi riferiva che per la segreteria generale era tutto a posto; Sesto: bene ha fatto il presidente a rimanere super partes e a aggiornare il consiglio, perché sarebbe stato invalido il bilancio da approvarsi subito dopo il Dup e si sarebbe potuto profilare il commissariamento; Settima situazione: in data 14 marzo la stessa segretaria generale ha notificato al sottoscritto un altro atto a mezzo Pec, che è assolutamente ineccepibile (perché non mi è’ stata notificata così anche la convocazione? Si voleva guadagnare tempo?). In ultima analisi: ritengo deplorevole l’attacco violento portato al sottoscritto e all’istituzione della presidenza del consiglio solo per aver voluto far rispettare le regole nei confronti di un oppositore scomodo”
“Naglieri chieda scusa e ricomponga la questione”, chiede il consigliere Spina: “le istituzioni non possono piegarsi ai suoi capricci politici e le regole, vuoi che si parli di appalti di immondizia vuoi che si parli di convocazioni del consiglio, vanno rispettate a tutela di tutti. Se ha qualche dubbio su cosa significhi attestare il falso in un atto pubblico, lui che dice di avere tanti amici influenti e competenti, si faccia una passeggiata dove spesso è andato e da cittadino onesto che, come ha detto sempre, vuole rispettare la legalità, invece di denunciare sempre gli altri si autodenunci. Abbiamo già chiesto pareri (speriamo che il dirigente della finanziaria abbia ottemperato al consiglio comunale) su come determinare la Tari alla Corte dei conti (sperando che non si siano cambiate le carte in tavola). Chiedere un parere su questo atto di convocazione non sarà certamente un problema per uno influente come lui”, conclude il consigliere d’opposizione.