“Nascerà presto la prima fondazione culturale con capitoli autonomi e autonoma personalità giuridica”. Questo l’annuncio di Francesco Spina, candidato sindaco per la colazione Bisceglie Rinasce. “Presto saranno decisi con un concorso di idee online il nome e il logo. Nel 2023, con la nuova amministrazione comunale, se i cittadini lo vorranno anche al primo turno, nascerà una fondazione culturale mista, con partecipazione pubblica e privata. Il Comune di Bisceglie sarà socio fondatore, e si rivolgerà, attraverso opportuna selezione, anche a importanti patners e ad altri soci pubblici e privati, nonché a sponsor che apporteranno ingenti risorse”.

“L’esigenza è diventata ormai improcrastinabile, dopo la grave situazione in cui la città è caduta nella gestione dei beni culturali e nell’organizzazione di eventi artistici e culturali di rilievo con l’insediamento dell’amministrazione cosiddetta Svolta. I due teatri cittadini chiusi (Garibaldi e Sturzo), la chiesa di Santa Margherita chiusa, il palazzo Tupputi gestito come una sede privata per iniziative spot, senza un filo conduttore culturale. La cultura della città è ormai diventata monopolio di un’unica associazione cittadina, che quotidianamente cerca di accaparrarsi beni regionali e comunali tentando di distrarli dalla naturale e immodificabile destinazione sociale per farne una sede privata”, attacca Spina. 

Sono ormai note le conferenze stampa per far diventare una scuola pubblica (Abbascià) e un centro poliassistenziale (Bombini) una sede privata per attività private (cosa che naturalmente non è possibile per legge). Inoltre, le sponsorizzazioni private degli eventi, fornite per la maggior parte da appaltatori e fornitori comunali, sono andate ad appannaggio inevitabilmente dell’unica associazione cittadina gestita da un politico di maggioranza in prima persona, quale presidente di un’associazione privata che per legge non soggiace a controlli e alle norme pubbliche sulla trasparenza della gestione delle risorse pubbliche. Ma la cultura non può essere a senso unico; la cultura è ontologicamente plurale. Per questo la costituenda fondazione si proporrà la finalità di gestire, con le forme snelle ma trasparenti delle fondazioni miste, le risorse finanziarie reperite in modo trasparente e i beni culturali della città, garantendo omogeneità e autonomia di idee e di programmi, senza la ormai stucchevole sudditanza della cultura e degli operatori culturali ai diktat della politica cittadina e, soprattutto, con la trasparenza tipica delle forme gestionali pubbliche delle notevoli risorse che saranno ad essa devolute”. 

“Non capiterà più che operatori culturali che non si pieghino ai desiderata dei politici locali vengano cacciati, pur se lodevoli e apprezzati dai cittadini e dal mondo culturale”, assicura Spina. “Nei prossimi giorni verranno elaborate, ascoltando anche i suggerimenti di cittadini e operatori culturali, le modalità organizzative (presidenza, cda, direzione artistica, revisori ecc) che garantiranno l’autonomia decisionale e gestionale della prima fondazione culturale a partecipazione pubblica-privata della storia della città di Bisceglie. Si aprirà inoltre un concorso di idee on line per decidere nome e logo della fondazione”,

“Dopo la morte, mortificazione e umiliazione culturale della città operata dall’amministrazione Angarano-Silvestris, la fondazione culturale affidata ai cittadini (con un presidente e un autonomo consiglio di amministrazione), ma comunque con il forte sostegno comunale, sarà il volano della rinascita culturale della città già dal 2023. Con il primo consiglio comunale della nuova amministrazione si porterà nell’ordine del giorno l’approvazione dello statuto”.