Dopo la notizia di questa mattina della ratifica dell’iscrizione al Pd di Bisceglie di solo un iscritto online su due, Francesco Boccia non ha risparmiato una nuova stoccata al Sindaco Spina a termine delle tre giorni di dibattiti nel Bat sul tema della legge di stabilità. “Spina, eletto con i voti della destra” – dichiara Boccia – “che da sempre gravita in partiti di centrodestra, avendo aderito anche a diversi partiti della stessa coalizione, ha deciso di iscriversi al PD non perché ne condivide l’idea di società e i valori morali, ma perché, ad un certo punto della sua vita politica lo ritiene più conveniente. Spina e i consiglieri dovranno rispettare lo statuto e attendere due anni per tesserarsi“. Il presidente della Commissione Bilancio della camera ha apertamente elogiato l’atteggiamento prudente riguardo all’ingresso nel Pd da parte di Amedeo Bottaro, ben diverso, a suo dire, da quello tenuto da Francesco Spina “Un autentico esponente del civismo come il sindaco di Trani, Amedeo Bottaro, fortemente voluto dal PD attraverso le primarie, riflette da mesi e mesi sull’adesione al Partito Democratico, con un sano travaglio interiore, tipico delle persone perbene”. Boccia ha anche criticato Spina per la sua scelta di rimanere in carica come presidente della Bat “Certo, cambiare idea è segno di intelligenza ma se davvero il presidente della Bat è stato improvvisamente folgorato dai nostri valori, si dimetta prima dall’istituzione che rappresenta con i voti di centrodestra e rispetti, come tutti, i tempi e le regole democratiche del nostro statuto. Nel frattempo, sarebbe più opportuno che si impegni nel rimettere in sesto il comune di Bisceglie, città con il triste record di debiti fuori bilancio di tutta la Puglia“.
Infine Boccia ha ringraziato il commissario De Santis per il lavoro svolto nella sede di Bisceglie del Pd: “Il commissario ha chiuso il tesseramento ratificando un tesserato on line su due. Un richiedente su due non si è presentato; capiremo nei prossimi giorni se” – ironizza Boccia – “sono stati dei benefattori verso il PD, regalandoci i 15 euro della tessera sottoscritta online ma non ritirata o se, cosa molto più plausibile, non hanno voluto metterci la faccia, presentandosi personalmente al circolo del Partito Democratico. Adesso saranno gli organi di garanzia del Pd, a dirci quante e quali anomalie si sono verificate e perché va rispettato lo Statuto”.