Continua incessante il botta e risposta tra il sindaco Francesco Spina e il parlamentare biscegliese Francesco Boccia. E i toni salgono progressivamente. L’oggetto del contendere, ovviamente, resta l’ingresso di Spina nel Partito Democratico, all’indomani della richiesta di tesseramento online del presidente della provincia Bat e di altre 362 persone.
“Voglio esprimere il mio personale dispiacere nel vederlo così arrabbiato e privo di lucidità” esordisce Spina, rispondendo alle dure dichiarazioni del presidente della Commissione Bilancio della Camera dei Deputati (leggi qui). “Non mi sembra che l’onorevole Boccia abbia maturato nella sua vita una così profonda esperienza di diritto penale tanto da veder reati ovunque e da non vedere, invece, quelli che egli stesso potrebbe commettere anche soltanto formulando dichiarazioni così prive di senso e, al contempo, così offensive e calunniose, in grado di sorprendere in modo chiaramente negativo l’intera comunità italiana”, aggiuge Spina, probabilmente riferendosi all’affermazione di Boccia, che ha accusato il sindaco di soffrire di “problemi di equilibrio psicologico”.
“Turbativa d’asta la commette più facilmente chi l’asta la può gestire o influenzare, non certo chi è completamente estraneo alla vicenda e alla procedura di vendita della Casa Divina Provvidenza”, continua il presidente della Provincia Bat. “Il sottoscritto, le uniche volte che ha varcato il cancello della Casa Divina Provvidenza, lo ha fatto non per andare a gestire patrimoni, ma soltanto per esprimere solidarietà ai pazienti dell’ortofrenico e per qualche partita a pallone quando militava da giovane nel Don Uva Calcio”.
“Non sono stato neanche io a costringere l’onorevole Boccia a firmare o a promuovere la firma del famoso inciucio notarile, insieme alla destra leghista biscegliese di Silvestris, che portó nel 2013 allo scioglimento del consiglio comunale”, fa notare Spina. “Ricordo al mio concittadino Boccia il vecchio detto biscegliese ‘acqua nìtte nan tèn paghiure de troune‘ (l’acqua pulita non ha paura dei tuoni). Le continue e innumerevoli minacce per ogni battito d’ali che si muove in città di ricorrere alla Procura penale offendono la stessa istituzione giudiziaria e le forze dell’ordine, che hanno cose ben più importanti da fare di occuparsi o interferire nella vita politica dell’onorevole Boccia”.
“Invito, quindi, Francesco Boccia ad abbassare i toni e il livello anche volgare del confronto politico in nome di un’antica amicizia e, cosa ancora più importante, dell’immagine della città di Bisceglie che rappresentiamo a diversi livelli istituzionali”, conclude il primo cittadino.