Dibattito politico biscegliese incandescente a pochi giorni dall’inizio della stagione estiva. Dopo le dure accuse del consigliere Losapio al consigliere di minoranza Spina circa alcuni rimborsi per trasferte richiesti ed ottenuti negli anni precedenti, l’ex sindaco torna alla carica.

Spina afferma “Angarano e il suo fido scudiero Losapio sono quelli che hanno votato e riconosciuto il decreto di condanna, passato in giudicato, del Giudice di Pace di Bisceglie, con cui il comune di Bisceglie è stato condannato a pagare con urgenza le spese di missione spettanti per legge al sottoscritto, nel rispetto del tetto massimo giornaliero di 180 euro, così come previsto dal Tuel e dal decreto ministeriale attuativo”. Secondo il consigliere di minoranza “Votando favorevolmente nell’ultimo consiglio comunale del 3 giugno Angarano e Losapio hanno dimostrato di conoscere perfettamente le norme di legge. Norme che oggi, a distanza di dieci giorni, hanno disconosciuto e rinnegato semplicemente per calunniare chi, con la sua opposizione, sta impedendo l’attuazione di strani e oscuri disegni amministrativi (proroghe milionarie di appalti per l’igiene urbana e cementificazione in primis)”. 

Per il consigliere Spina quindi “la mala fede che emerge da questa condotta e il fatto che con le loro calunnie hanno indotto in errore anche alcuni mezzi di stampa mi inducono già da questa sera ad affermare che sarò costretto a portare con serenità la questione odierna nelle sedi giudiziarie competenti per tutelare non soltanto la mia immagine personale e professionale, ma anche quella delle decine di persone che hanno condiviso con me un percorso lungo ben 12 anni di grande e onesta storia amministrativa comunale”.

Spina poi ha sostenuto che di tutta la vicenda sollevata “rimarrà nella storia la fortuna con cui il giovane consigliere Losapio è riuscito a far scrivere la “sua verità” a un giornalista che  non ha ritenuto opportuno occuparsi, invece, in questi mesi di questioni ben più risonanti come la parentopoli in salsa biscegliese, come le 14 proroghe dell’appalto multimilionario dell’igiene urbana e come le lottizzazioni edilizie discutibili che hanno fatto saltare sulle sedie ex sindaco e tutta l’opposizione consiliare, che, in segno di protesta, ha recentemente abbandonato l’aula consiliare recandosi unita dal Prefetto della Bat per esporre le reiterate violazioni di legge”.

“Oltre alle valutazioni e ai controlli dei dirigenti del comune di Bisceglie”, conclude Spina, “i criteri per il trattamento delle missioni istituzionali sono stati vagliati, in modo definitivo, anche da organi giudiziari la cui decisione pubblico ivi a beneficio di chi ha creduto alle chiacchiere di Losapio-Angarano”.