Non si sono fatte attendere le ripercussioni sullo strappo registratosi ieri in consiglio comunale tra il consigliere comunale di maggioranza Samanta Dell’Orco (Cristiano Democratici per Bisceglie) e il sindaco Francesco Spina (leggi qui). In mattinata sull’albo pretorio online del Comune di Bisceglie è apparso l’atto monocratico numero 23 del 30 settembre 2014 con il quale il sindaco ritirava la delega al consigliere Dell’Orco, che aveva un incarico di analisi e studio in materia di sistema bibliotecario locale, con facoltà di acquisire dati e notizie presso gli uffici, di formulare proposte programmatiche ed operative, di monitorare gli effetti delle scelte assunte. La motivazione addotta da Francesco Spina era la più classica di quelle utilizzate in questi casi: “sono venute meno le condizioni legittimanti il conferimento della delega in argomento”.
L’atto monocratico n. 23 del 30 settembre 2014 (Nr. Reg. Albo Pretorio 03714/2014), però, dopo essere stato pubblicato per alcuni minuti sull’albo pretorio del Comune di Bisceglie, così come disposto dallo stesso atto (“Notificare il presente atto all’interessata, alla giunta comunale, al Presidente del Consiglio Comunale, al Segretario generale ed al Dirigente della ripartizione interessata. Dello stesso sarà assicurata la pubblicazione all’Albo Pretorio Informatico Comunale”), non è più online. Difficile che non sia più visualizzabile a causa di un errore informatico, visto che il sindaco, dopo che la notizia si era diffusa su un’altra testata giornalistica biscegliese, ha dichiarato a stretto giro di posta, attraverso un comunicato stampa: “In relazione alla notizia pubblicata in queste ore da alcuni giornali, si comunica che il Sindaco non ha revocato alcuna delega in data odierna. Si coglie l’occasione per ribadire la necessità che certe notizie devono essere pubblicate previa acquisizione dei documenti formali e non sulla base di atti preparatori o, peggio, pettegolezzi cittadini”.
Una motivazione che però non appare esaustiva, soprattutto dal punto politico. Cosa vuol dire “atto preparatorio”? L’atto non doveva essere pubblicato sull’albo pretorio? Come è stato possibile venisse pubblicato senza l’espresso consenso del sindaco? Ricordiamo che, secondo quanto stabilito dall’art. 32 della legge n.69 del 2009, “gli obblighi di pubblicazione di atti e provvedimenti amministrativi aventi effetto di pubblicità legale si intendono assolti con la pubblicazione nei propri siti informatici da parte delle amministrazioni e degli enti pubblici obbligati”. Al di là dei cavilli giuridici sulla decorrenza e validità dell’atto monocratico da quando viene pubblicato sull’albo pretorio, il fatto che l’atto sia stato scritto non implica che vi fosse comunque la volontà politica di revocare la delega? Quanto ha influito su questo pasticcio politico-burocratico l’imminente scadenza elettorale delle provinciali? A questi interrogativi dovrebbe rispondere il sindaco.