“La delibera di adesione di Angarano al Borgo delle Meraviglie è la summa di Angarano e c.: 1) spese a carico dei commercianti, perché il Comune non mette un euro; 2) responsabilità a carico dei commercianti, perché se c’è un controllo igienico-sanitario sul fatto che i locali non siano in regola con i 50 metri minimi o con le regole igienico sanitarie il Comune non risponde e pagano gli operatori; 3) misure anti-Covid a carico dei commercianti perché se c’è una qualche violazione e responsabilità la colpa non è del Comune. In pratica con la delibera di adesione Angarano ha fatto quello che è una sua specialità: Ponzio Pilato. Sono solo le prime considerazioni che il consigliere comunale di opposizione, Francesco Spina, elenca il giorno dopo l’inaugurazione del Borgo delle Meraviglie (LEGGI QUI).

Fate voi che io vengo dietro e se succede qualcosa la colpa è vostra”, continua Spina in riferimento all’operato dell’amministrazione Angarano. “I commercianti e operatori lasciati soli, sobbarcandosi anche economicamente a proprie spese l’unico evento di richiamo della città, dovranno anche stare senza nemmeno un’ordinanza sindacale che legittimi le attività in deroga alle norme vessatorie sul piano del commercio voluto da Angarano e con il rischio di subire pesanti sanzioni per la mancanza delle minime regole sanitarie e anti Covid. Un evento che avrebbe meritato ben altro sostegno dall’amministrazione – sostiene il consigliere di minoranza – che ha preferito spendere i soldi rimasti in cassa nel contributo a Baywatch di 15 mila euro e in altre cosette di questo genere, che servono per gli equilibri della real-politik su cui si regge precariamente Angarano”.

Un sindaco debole costa tantissimo ai cittadini – dichiara in conclusione Francesco Spina – e sono lontani i tempi in cui in cassa il ragioniere comunale aveva 15 milioni di euro. In due anni la cassa comunale se l’è mangiata la cattiva gestione di Angarano e c., mentre cittadini e attività produttive, invece di avere dal Comune, come avveniva prima, ora sono addirittura costretti a dare, finanziare e pagare le politiche turistiche o pseudo tali dell’amministrazione Angarano”.