Il Sindaco di Bisceglie, Francesco Spina, assieme ad altre 362 persone, tra cui consiglieri comunali e gli assessori, oltre a diversi dipendenti comunali, ha presentato richiesta online di tesseramento al Partito Democratico. Il numero delle tessere richieste, peraltro, pare destinato ad aumentare perché le operazioni sono ancora in corso. Tra i sottoscrittori, secondo quanto trapela, ci sarebbero, tra gli altri, il capo di gabinetto Vittorio Preziosa, il dirigente comunale Pompeo Camero, il portavoce del Sindaco Vito Boccia, il membro dell’organismo indipendente di controllo del comune Dario Galantino. Oltre agli esponenti della giunta comunale (Vittorio Fata, Rachela Barra, Paolo Ruggieri, Giovanni Abascià, Dora Stoico, Carmelo Fuoco) e agli esponenti della maggioranza consiliare (tranne uno) a palazzo san Domenico. Al momento non avrebbero ancora presentato richiesta di tesseramento al Pd l’assessore Vincenzo Valente ed il consigliere comunale di maggioranza Marco Di Leo.
Quella formulata da Spina e dai suoi alleati, è bene precisarlo, è una richiesta di tesseramento che deve essere avallata dagli organi del Partito Democratico. A questo proposito il segretario cittadino del Pd, Roberta Rigante, ha inviato al segretario provinciale del Pd, Agostino Cafagna, una relazione per chiedere chiarimenti circa il dato anomalo delle richieste di tesseramento pervenute online, che negli anni passati erano giunte in quantità decisamente inferiori, quantificabili in poche unità. Al vaglio della segreteria del partito di Bisceglie c’è anche il rispetto l’articolo 2 comma 9 dello statuto PD secondo cui: “Sono escluse dalla registrazione nell’Anagrafe degli iscritti e nell’Albo degli elettori del PD le persone appartenenti ad altri movimenti politici o iscritte ad altri partiti politici o aderenti, all’interno delle Assemblee elettive, a gruppi consiliari diversi da quello del Partito Democratico”.
Intanto oggi la notizia della richiesta di tesseramento al PD da parte del Sindaco Spina e della folta schiera di suoi sostenitori è stata riportata nell’apertura del quotidiano online nazionale Huffington Post col titolo: “E’ Bisceglie la Quarto del PD”. Secondo quanto riportato dall’articolo a firma di De Angelis all’interno dell’elenco delle richieste di tesseramento ci sarebbero anche personaggi con precedenti penali o addirittura in regime di libertà vigilata.
Sin dall’alleanza Spina-Emiliano alle scorse elezioni regionali, la corrente del Pd biscegliese che fa capo all’onorevole Francesco Boccia ha mostrato il suo aperto dissenso e chiuso le porte del partito locale al sindaco.