Pulizia, manutenzione, abbellimento di aree verdi, piazze, strade, interventi di decoro urbano. Sono alcuni degli interventi, di interesse generale, in cambio dei quali, come previsto dal decreto “Sblocca Italia”, i Comuni possono deliberare riduzioni o esenzioni di tributi. Si chiama baratto amministrativo, è già applicato in altre realtà italiane, comprese metropoli come Milano, e il Partito Democratico, attraverso una mozione, ha chiesto che venga applicato anche a Bisceglie per sostenere i cittadini in difficoltà economica.
“In questo periodo di forte crisi economica, molti biscegliesi soffrono il carico della tassazione locale. È tempo di conguagli, ad esempio, della Tari: in molti casi una vera e propria mannaia”, sostengono i democratici locali. “Il baratto amministrativo è uno strumento utile per venire incontro concretamente alle difficoltà di tante famiglie che, a causa di una riduzione del proprio reddito, risultano morose nei confronti del comune, con un ritorno immediato per la comunità in termini di servizi e non solo. Un altro significativo vantaggio è rappresentato dal non innescarsi del successivo iter burocratico che i tributi in mora provocano per il relativo recupero e che costituisce un costo per il comune e un aggravio in termini di sanzioni e aumenti per le famiglie”.
Il Pd di Bisceglie ritiene che il “baratto amministrativo sia un’opportunità da non perdere, in grado di contemperare gli interessi della comunità con le esigenze dei cittadini più in difficoltà, che potrebbero ridurre o addirittura cancellare il proprio debito con le casse comunali offrendo un servizio a vantaggio della propria città. Dunque, un meccanismo virtuoso”. Per questo la locale sezione del Partito Democratico: “chiede a gran voce all’amministrazione di vagliare accuratamente questa proposta e di approvarla quanto prima. Bisceglie deve dare un segnale forte aiutando chi in questo momento, non ha i mezzi per ottemperare ai propri doveri, ricordandoci sempre che un popolo ha anche i diritti”.
L’esenzione è concessa per un periodo limitato e definito, per specifici tributi comunali e per attività individuate dai comuni. Ciascun comune può predisporre un regolamento funzionale alle proprie esigenze e ai bisogni dei cittadini (in particolare può indicare come criteri di accesso l’indicatore ISEE e attribuire un punteggio maggiore alle persone disoccupate o in cassa integrazione).
“Compito di una amministrazione è quello di tutelare il diritto di ciascun nucleo a preservare le risorse economiche per i bisogni primari garantendo al contempo il rispetto delle regole nel pagamento dei tributi”, si legge nella mozione del Pd. “Il baratto amministrativo è una modalità che concilia l’obbligo del pagamento di tributi con le disponibilità economiche del nucleo familiare e si delinea come un ulteriore strumento di politica sociale a favore dei nuclei disagiati”.