“Una maggioranza spaventata che inventa una sceneggiata a due giorni dalla stangata tari del consiglio di lunedì”. Queste le prime parole a caldo del consigliere di minoranza Francesco Spina in merito alla nota dei capigruppo della maggioranza Pierpaolo Pedone, Carla Mazzilli, Francesco Carelli, Franco Coppolecchia, Luigi Di Tullio, Giuseppe Losapio, Piero Innocenti e Sergio Ferrante sulla correttezza dell’operato dell’amministrazione sulla Tari 2019 confermata dal Mef (leggi qui).
“Che c’entra l’opposizione con il Mef? L’opposizione ha fatto ricorso al Tar che deciderà il 25 novembre 2020. Spiegheremo ad Angarano – continua – che il ricorso fatto da Spina con gli altri colleghi dell’opposizione è un ricorso giudiziario, che si propone al Tar. Il Tar deciderà 25 novembre 2020, solo perché Angarano ha chiesto ben 3 volte il rinvio dell’udienza precedente. Che c’entra Spina e l’opposizione con il Mef che non ha poteri giudiziari, chi ha coinvolto il Mef?”.
“Se la suonano e se la cantano da soli perché hanno paura dell’udienza del 25 novembre o solo perché lunedì approvano la stangata Tari 2020? – ammonisce il consigliere di opposizione. Hanno preso ancora una volta in giro i cittadini e ora cercano di mischiare le carte. Semplicemente penosi. Lunedì capiremo a quanto ammonterà la stangata Tari 2020, con gli aumenti già previsti in sede di conguaglio a fine anno. Angarano ha voluto mettere le mani avanti, ma non si è accorto che le mani erano legate dalla fila di cartelle Tari che stanno per partire contro i cittadini e ignorando la sospensione delle attività commerciali per i 3 mesi Covid. Un’altra promessa di Angarano che diventa una presa per i fondelli – conclude Franesco Spina – e un pernacchio di Angarano ai cittadini”.