“Ancora una volta registriamo un aumento impressionante (dopo la stangata dell’aumento del 110% dei passi carrabili e del 20% delle circolari) dei costi dei rifiuti e, soprattutto, una gestione non trasparente degli stessi, tanto che il PEF 2020 è stato per la prima volta bocciato dall’autorità nazionale (ARERA) con pericolose ripercussioni sui conti pubblici e sulle tasche dei cittadini (oltre che sulla legalità e trasparenza dei conti comunali) e gravi dubbi sull’opacità della gestione del servizio sotto il profilo contabile, che richiederebbe accertamenti urgenti”. Lo sostiene il consigliere comunale di opposizione Francesco Spina.
“Angarano non approva ancora la nuova gara e, quindi, è intenzionato a far lievitare i costi del servizio attraverso la diciannovesima proroga in favore del solito gestore, che impedisce offerte migliorative anche sotto il profilo dei costi per il comune. Inoltre – prosegue Spina – da due milioni e centomila euro di agevolazioni e riduzioni del 2020, quest’anno la ‘svolta’ ha ridotto a soli 600 mila euro gli stanziamenti di bilancio comunale che vanno a coprire le riduzioni e le agevolazioni, infischiandosene di cittadini e commercianti in crisi. Addirittura le attività ricettive come alberghi e b&b sembrerebbero esclusi da ogni agevolazione e le case sfitte e non abitate dovranno scontare comunque la furia impositiva della ‘svolta’.
“Una vera e propria stangata, quindi, per cittadini e commercianti, che per il 2021 non avranno sconti sostanziali per il periodo di chiusura obbligata che molte attività hanno subito. Insomma – conclude il consigliere di opposizione – altro che le promesse e i giuramenti di Angarano sulle grandi agevolazioni e sui milioni di euro stanziati con fondi comunali. Quando arriverà il conguaglio 2021 (ancora oggi i biscegliesi non conoscono la Tari annuale intera del 2021 a quanto ammonti e, peraltro, i termini per chieder le agevolazioni sono già scaduti in molti casi) si accorgeranno della stangata in solita salsa Angarana!”