PUBBLIREDAZIONALE – Nuovo appuntamento con la rubrica dedicata ai viaggi, alle esperienze vissute ed ai consigli che darà ai lettori Luigi Lanotte, responsabile commerciale del Gruppo “A Proposito di viaggi” con sede a Bisceglie in Piazza Vittorio Emanuele. Il secondo capitolo del diario ci porta in Europa e precisamente in Polonia.
“Gli amici che avevano visitato Cracovia mi avevano riferito della sua bellezza architettonica, ma non mi aspettavo che in questa città ci fosse così tanto da vedere. Colpisce per la sua ricchezza di chiese ed edifici storici che non solo sono stati perfettamente restaurati, ma sono tenuti in ottime condizioni. In maniera intelligente è stata mostrata la storia medievale di Cracovia in un museo interattivo nel Palazzo del Tessuto. Sono affascinato dalla storia di questo periodo storico, così ho perso il mio senso del tempo. Sorprendente l’enorme miniera di sale “Wieliczka”, ricca di cose da vedere e di luoghi romantici come la cappella sotterranea con opere d’arte in sale o del lago con uno spettacolo di luci e suoni. Inoltre, molto buona è stata la organizzazione dei gruppi di turisti nei sotterranei. Pur essendo un grande numero di visitatori, la visita e la struttura sono tali che le strade non si intersecano tra loro e non disturbano gli altri. Inoltre, la miniera investe chiaramente ciò che guadagna non solo per mantenere le stesse visite, ma si espandono e aggiungono nuove attrazioni, come il nuovo trenino elettrico pronto per aprile”.
“Varsavia si dovrebbe visitare solo con una guida, che parlerà della sua storia turbolenta, in particolare quella relativa alla seconda guerra mondiale, l’insurrezione del ghetto, a seguito della quale i tedeschi distrussero gran parte della città, una volta chiamata la “Parigi dell’est“. Ma anche il dopoguerra e l’architettura dettate dal nuovo sistema imposto dal Governo Sovietico saprà certamente attirare l’interesse dei clienti delle nostre agenzie. I due musei moderni: il Museo di Storia degli ebrei polacchi e il Museo della Rivolta di Varsavia; il Castello Reale e il centro storico, che è stato ricostruito dopo la guerra, quindi non è originale dell’epoca”.
“Dopo il ritorno in Puglia ho riunito i nostri undici punti di vendita e fatto un resoconto della visita di studio; poi ci siamo messi subito in contatto con i tour operator conosciuti durante questo tour di lavoro, progettato dall’organizzazione turistica polacca, non solo per preparare le offerte standard, che sono limitate a Varsavia, Cracovia, Auschwitz e la miniera di Wieliczka, ma anche proposte alternative, che non hanno le altre agenzie di viaggi italiane. Io, per esempio, organizzerei un percorso sulla scia delle strutture militari: rocche, bunker, fabbriche di armi. Naturalmente opzioni simili entrano in gioco nel caso dei turisti italiani che hanno già visitato la Polonia molte volte”.