“Perché, anche se infelici, continuano ad amare? Abbiate il coraggio di andare a soddisfare la vostra vera fame!”

Durante lo svolgimento della mia professione, come nella sperimentazione quotidiana, se c’è ancora qualcosa che non riesco a giustificare è l’accettazione del proprio persecutore dentro e/o fuori casa. Per me casa è quel luogo esterno o interno, che non ha bisogno di mattoni o di tetti, per sentirsi protetti! In casa non dovremmo lasciare entrare chiunque, ed altrettanto nella nostra vita : occorre sentire bene a chi stiamo affidando le chiavi della nostra Anima.

Ed una volta com – preso, si dovrebbe assumere la responsabilità di scegliere solo le strade con il cuore, solo le persone che hanno la serratura simile alla nostra. Ma non sempre le “cose” della vita procedono proprio così linearmente.

Sin da piccoli ci hanno insegnato a non parlare con gli sconosciuti, ma paradossalmente, le persone che ci feriscono, spesso li conosciamo proprio bene! A tutti è capitato di sentire il dolore di un abbandono, la fine di un rapporto d’amore conflittuale, oppure di sperimentare che abbiamo giurato amore eterno alla persona sbagliata.

Le canzoni, le poesie e le riviste di psicologia sono pieni di questi temi… Eppure, nulla ha ancora saputo saziare la mia sete come l’ascolto e la sperimentazione delle storie vere. Sul come affrontare tali perdite o i periodi di crisi, sono ben informati i manuali di psicologia e psicoterapia, ma quello che non riesco ancora a tollerare è il “perche” accettiamo i killer dell’anima nella nostra vita! Ancor più sbigottita, mi sorprende il “come” lasciamo a queste “persone” la libera cittadinanza nelle nostre vite, come se della loro cattiveria, non avessimo giammai raccolto le prove!

A questo punto, mi resta da capire chi è più negativo tra il serial killer oppure chi permane nel ruolo di vittima ossessivo ed incallito. Perché il passo per trasformarsi da vittima a persecutore è spesso, breve! Parto da una premessa, che contraddistingue le “persone negative” da quelle “cattive”.

Le persone negative, per loro natura, non possono avere successo nella vita perché sono bloccate nei loro fallimenti quotidiani, sono troppo concentrate a giudicare il prossimo e/o sentirsi sfortunate, sono troppo prese a maledire il loro bicchiere mezzo vuoto da dimenticare che la vita può essere meravigliosa se si concentrano le proprie energie nel creare qualcosa di positivo.

Spesso, le persone negative, sono arrabbiate con la vita per le esperienze che hanno vissuto, ignorando del tutto che è stato quell’approccio “negativo” alla vita ad aver determinato l’andamento della loro esistenza. Sono persone che vivono in un continuo pessimismo, una negatività che non solo influenza le loro vite, ma colpisce anche quelle di chi le circonda. Dietro una persona negativa c’è sempre una tendenza distruttiva e una difficoltà a godere delle cose positive della vita; non riescono ad entusiasmarsi, ad avere speranza.

Può darsi che non sempre arrivino a una vera e propria depressione, ma se hanno anche un’autostima bassa possono vivere con apatia e disprezzo. Come se indossassero un’armatura di spine. Anche se al bicchiere manca soltanto una goccia, lo vedono sempre mezzo vuoto, sono sospettose e incapaci di godere delle cose belle che le circondano; inoltre hanno uno speciale talento nel trasmettere agli altri la loro negatività.

Molto spesso vi sentirete dire da loro frasi come “Che cosa ci provi a fare, non ce la farai mai” o “Non vale la pena di provarci, sai che non sei bravo in queste cose”.

Ed anche se cercate di non ascoltarli, in qualche modo vi insinuano quel dubbio e vi scoraggiano, specialmente nei seguenti casi:

  • se la persona negativa è un familiare vicino: padre, madre, partner, ecc.
  • se la persona negativa ha un certo potere su di voi, per esempio il vostro capo sul posto di lavoro.

In questo caso, visto che si tratta di figure che influiscono sulla nostra vita e che vediamo frequentemente, possono avere del potere su di noi. Questo ci dà fastidio, ci influenza e ci obbliga a doverci difendere quotidianamente. Tenete in considerazione che se queste persone fanno parte del vostro circolo personale, prima o poi finiranno per influenzarvi, anche solo a forza della loro insistenza: prima o poi vi beccheranno in un momento di debolezza. Il meglio che possiamo fare, per proteggerci dalle persone negative, è proiettare un buon livello di compassione perché, in fondo, si tratta di persone profondamente infelici; in altri casi, basta andare avanti ed evitare di incrociare la loro strada.

Che al mondo esiste la cattiveria è un dato oggettivo; ma perché alcune persone sono estremamente egoiste, manipolatrici e intrise di cattiveria? In giro c’è gente che spera nel male degli altri quando fin da bambini.

Il ricercatore Paulhus Delroy della British Columbia University ha approfondito i lati più oscuri della mente umana portando a galla quella che viene comunemente definita cattiveria. L’esempio più diffuso della cattiveria risiede nei bulli e nelle persone che provano piacere a infliggere crudeltà al prossimo.

E’ chiaro, la strada migliore per proteggersi da queste persone è evitarle.

Analizzate le vostre amicizie e le vostre relazioni, ma non nei comportamenti, fatelo con le emozioni: quanti vi fanno sentire davvero bene? Se tra le vostre cerchie c’è qualcuno che vi fa stare male, vi fa sentire a disagio o abbassa la vostra autostima, semplicemente, smettete di frequentarlo!

Se state frequentando il “partner sbagliato” per paura della solitudine, cercate di rafforzare la vostra autostima svolgendo nuove attività (iscrivetevi in palestra, a un corso di tennis, di ballo, frequentate un nuovo circolo…), fatevi coraggio e allontanatevi: la qualità delle vostra vita ne beneficerà!

Quando proprio non potete fare a meno di frequentare questa persona, armatevi di pazienza e mantenete comunque un buon livello di distacco, soprattutto fate attenzione a non cadere in atteggiamenti manipolativi. Se avete subito uno o più torti da una persona negativa, fate attenzione al rancore e alla rabbia!

E’ naturale sentirsi arrabbiati e nutrire rancore verso chi vi ha inflitto un torto, tuttavia il rancore rivolto al prossimo finisce spesso con inquinare se stesso in prima persona, peggiorando il livello di benessere generale della propria vita. Spesso la rabbia e la sete di rivalsa diventano pensieri ossessivi e cronici che vanno a distruggere il nostro presente; finchè sarete impegnati nella lotta contro i mulini a vento, sarete destinati a perdervi il meglio! E la cosa più pericolosa è rincorrendo chi avete già perso, voi stessi, vi state perdendo!

In questo contesto non dovete imparare a perdonare, piuttosto a farvi scivolare addosso certi atteggiamenti, a mantenere un certo distacco con quella persona che reputate negativa, perché non siete costretti ad accettarla! Dovete stare allerta, perché questi comportamenti, affermazioni e commenti possono attentare alla vostra autostima. La distruggono da dentro; con calma ed equilibrio dovete porre dei limiti a quelle persone che con le loro affermazioni o comportamenti agiti, cercano sempre di farci male.

La manipolazione emotiva colpisce direttamente l’autostima di una persona: quando diamo tutto per l’altra persona, l’amiamo al di sopra ogni cosa e faremmo di tutto per renderla felice, tutto questo è bello e sincero, ma bisogna anche sapersi proteggere! Se il vostro/a compagno/a antepone le sue necessità alle vostre, agendo con un certo egoismo, ogni giorno che passa risentirete di questo atteggiamento e sarete sempre più tristi.

La maggior parte delle persone concepisce l’amore come uno scambio reciproco di affetto e desideri, per questo esiste un equilibrio tra quello che si dà e quello che si riceve. Se siete voi a dare tutto per il/la vostro/a partner, vi sentirete vuoti, manipolati e con l’autostima troppo bassa per sforzarvi di trovare la felicità quotidiana.

L’equilibrio interiore, infatti, è la risultante tra tutti i poli opposti, di cui alternativamente uno è positivo e l’altro è negativo. Infatti, la paura non è sempre negativa e il suo opposto, il coraggio, non sempre è positivo: tutto dipende dalle circostanze, tutto è relativo al contesto in cui ci troviamo.

Quello che bisogna fare, in sostanza, è essere coerenti e coraggiosi. Chiedetevi se siete disposti a passare una vita intera con una persona che vi toglie il respiro, che vi sta manipolando in base ai propri interessi e benefici, che non vi rispetta. Forse non avete il coraggio di troncare la relazione, ma nel momento in cui vi rendete conto che è un rapporto tossico, cercate di valutare bene i pro e i contro.

La frustrazione e la delusione non sono sempre negative perché ci dicono che dobbiamo impegnarci di più e/o dobbiamo cambiare strategia; e i loro opposti, rispettivamente la determinazione e la flessibilità, non sono sempre positivi perché a volte bisogna anche saper rinunciare per non perdere totalmente la testa, o al contrario occorre tener duro per riuscire nei propri intenti.

Per equilibrarci e centrarci il primo passo da fare è assumerci le nostre responsabilità, il che ci mette in sintonia con gli altri eliminando il nostro proverbiale eccesso di egoismo ed aumentando la fiducia in noi stessi e negli altri. L’eccesso di egoismo è all’origine di tutti i conflitti con gli altri, mentre un eccesso di altruismo causa conflitti interiori, ossia danneggia soprattutto chi lo pratica.

Essere equilibrati è come andare in bicicletta o in moto e non cadere né da un lato né dall’altro, pur inclinandoci nelle curve per contrastare la forza centrifuga. Non c’è niente di meglio dell’assertività per difenderci da chi cerca di farci male e da chi vuole manipolarci. Dovete sapere perfettamente che cosa volete per voi stessi: e ciò che volete è semplicemente essere felici, vivere la vostra vita e dimostrare che siete capaci di ottenere tutto ciò che vi proponete.

A questo punto non vi importerà che queste persone negative vi dicano che “non valete, non siete capaci, non ce la farete”.

La vita è fatta per imparare e sperimentare, e può capitare di commettere degli errori. Ma vi rialzerete e ci proverete di nuovo, raggiungendo il vostro obiettivo. Dovete essere assertivi e dire a voce alta ciò che volete, senza paura. Ponete dei limiti e dimostrate che non avete paura. Sono le persone negative che devono avere paura, non voi.

Per questo è essenziale imparare ad aprire il nostro speciale ombrello per proteggerci dalle persone negative, così frequenti intorno a noi. Vale la pena anche cercare di aiutarle se potete farlo, far vedere loro che per essere felici c’è bisogno di avere una visione più ottimista delle cose. Dovete innalzare la vostra autostima e pensare che abbiamo tutti diritto a essere felici e che riuscirci è nelle nostre mani. Non ne dubitate!

Alle persone che ogni giorno tentano di illuminare le giornate delle persone negative con tanta luce e positività, voglio dire che va bene pure provarci ma fate attenzione: non tutti vogliono cambiare!

Foto copertina: montaigne.altervista.org