Nuovo appuntamento con la rubrica di Bisceglie24 che si basa sui consigli medici per i nostri lettori, grazie alla Dott.ssa Milly Lovero della Farmacia Malcangio, a Bisceglie. Argomento quanto mai d’attualità è quello riguardante intolleranze e allergie

Le intolleranze alimentari sono manifestazioni dell’organismo che derivano dall’impossibilità di digerire un determinato alimento, a causa di difetti metabolici che possono essere causati dallo stile di vita (scarsa masticazione, errata combinazione di cibi, dieta monotona e ripetitiva ecc.), da stati emotivi alterati (uno stato di stress prolungato), inquinamento ambientale, disbiosi intestinale, nonché difetti genetici. Intolleranze molto comuni oggigiorno sono dovute all’incapacità, per difetti congeniti, di “digerire” sostanze come lattosio, grano (celiachia), fave, lieviti.

Questo significa che esse sono dovute ad un accumulo di tossine conseguente all’ingestione di determinati alimenti a cui si risulti sensibili; queste tossine aumentano la formazione di radicali liberi, favorendo così uno stato infiammatorio.

Le “dosi soglia” sono soggettive, perciò le persone che hanno una intolleranza spesso riescono a sopportare piccole quantità del componente in questione senza sviluppare sintomi. Questo è anche il motivo per cui spesso risulta difficile comprendere come si possa improvvisamente diventare intolleranti a qualcosa comunemente assunta anche più volte al giorno.

Andandosi a depositare in molti tessuti, le tossine favoriscono la comparsa di stati fisici ed emotivi come meteorismo, nausea, difficoltà digestiva, colon irritabile, eczema, acne, dolori articolari, stanchezza ricorrente, cefalea, umore variabile ecc. Le intolleranze alimentari rientrano dunque in un vasto gruppo di disturbi definiti come “reazione avversa al cibo” che, a differenza delle allergie, non è provocata dal sistema immunitario.

Le allergie sono reazioni improvvise e acute dell’organismo a determinate sostanze, i cui sintomi si manifestano in modo violento e di solito sono di tipo cutaneo e/o respiratorio.

Le intolleranze sono, invece, reazioni lente, progressive e spesso dose-dipendente a carico dell’intestino, i cui sintomi non si manifestano subito dopo l’ingestione della sostanza, ma possono comparire con il tempo a carico dell’apparato gastrointestinale, della pelle, dell’apparato respiratorio.

Nel caso delle intolleranze bisogna quindi eliminare per alcuni mesi e sotto controllo medico, i cibi responsabili del disturbo, sostituendoli con altri capaci di soddisfare le esigenze nutrizionali dell’organismo. Dopo, si può provare a reintrodurre nella dieta quegli alimenti.

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