L’abuso non è soltanto fisico. Esiste anche l’abuso emotivo, verbale e psicologico.

Quando si parla di violenza, spesso tendiamo immediatamente a pensare a percosse e ad aggressioni fisiche.

La violenza, in realtà, può avere molte altre forme e può essere agita a diversi livelli: possiamo infatti fare riferimento a violenza economica, culturale, psicologica.
Quest’ultima spesso viene sottovalutata, in quanto difficilmente identificabile, talvolta per le vittime stesse, che non la riconoscono come “violenza”.

È invece fondamentale riconoscerne la portata, perché di per sé causa di sofferenza e disagio in chi la subisce.

Con il termine “violenza psicologica” ci riferiamo ad una serie di atteggiamenti e discorsi volti direttamente a denigrare l’altra persona e il suo modo di essere. Rientrano in questa definizione tutte quelle parole e quei comportamenti, che hanno lo scopo di rendere l’altro insicuro, così da poterlo controllare e sottomettere.

Ho iniziato a riflettere sulla questione della violenza psicologica una sera che si parlava di un’amica in comune, e un conoscente ha detto: “la cosa che non capisco è come una persona bella, intelligente ed in gamba, come lei abbia potuto accettare di essere trattata così”.

Poiché anche io, e immagino molti altri, mi sono sentita rivolgere questa frase più di una volta, e ho cominciato a interrogarmi su cosa spinga le persone a sottomettersi, e spesso anzi a cooperare, al proprio annientamento psicologico, a vari livelli di gravità.

La violenza psicologica è più sfuggente di quella fisica o sessuale, ma comunque reale, nonché un reato.

In particolare sono due i fattori che possono indicare una situazione di abuso: l’isolamento che l’aggressore ritaglia intorno alla vittima e la dispercezione, ovvero la vittima non è più in grado di riconoscere gli abusi come tali né di ricordare il suo valore.

Quando il vostro partner ha un bisogno costante di essere ammirato, quando ha la sensazione esagerata di essere importante, quando vi è un’ assenza di un autentico interesse per come state, quando non si preoccupa di svalutarvi o di confrontarvi con altre donne, quando non vi protegge, quando mette sempre i suoi bisogni al primo posto, quando ogni discussione si rivela un eterno gioco al massacro, dove lui vince e voi perdete sempre…

Non abbiate dubbi: siete di fronte ad un narcisista perverso che giocherà a distruggervi la vita !

Un partner abusante è una persona disturbata che tenterà di controllare le vostre emozioni, in modo subdolo e ricattatorio; tutto questo senza la vostra consapevolezza.

Infedele e bugiardo, il partner narcisista ha costantemente bisogno di prede con cui nutrire la sua autostima e da abbandonare dopo che ha succhiato loro ogni energia.

L’interesse per gli altri è solo strumentale e di come stiano o cosa vogliano non gli importa nulla: non se lo chiede neanche.

Certo, all’inizio sembra tutto splendido, ma al di là degli splendidi fuochi iniziali, è raro che la persona che sta a fianco di un partner narcisista si senta amata, capita, supportata: un partner narcisista userà la persona con cui sta per dar forza a se stesso.

E se questa persona pensa che, se riuscisse a capire come prenderlo o di cosa ha bisogno, lui cambierebbe, beh, questa persona si sbaglia !

Un partner narcisista, come del resto tutti noi, cambia solo se avverte che nella sua vita qualcosa non va, solo se sente lui stesso la necessità di cambiare.Il narcisista, svaluta la donna, perchè ha un conflitto verso il femminile, che attira e  seduce e in tal senso fagocita; non ha integrato gli aspetti sessuali legati alla figura materna, che spesso idealizza e osanna, per questo nutre ancora inconsciamente la fantasia che la madre sia desessualizzata.

L’obiettivo del narcisista in una coppia stabile è quindi quello di deprivare la donna, nutrendosi della sua energia e di confermarsi l’immagine sacra della madre idealizzata.

Sarà un compagno evitante ed ambivalente, che penserà di poter fare di voi ciò che desidera, perché siete perdutamente innamorate di lui e da questo “amore” sentite di dipendere!

Ma è un amore malato!

E voi lo sapete ma ci rimanete!

Eppure lo sentite quanto FA MALE, tutte le volte che vi umilia paragonandovi ad altre donne, e vi accusa di essere voi in eterna competizione, e lo leggete nei suoi occhi quando vi guarda ma per lui non siete mai “perfette”… Ma non ve lo dice apertamente, quindi se lo percepite, sarete accusate di essere paranoiche e bugiarde!

Ed al pari del senso di colpa, cresceranno nella partner del narcisista insicurezze e malesseri di ogni genere, che la porteranno, inevitabilmente a diventare l’ombra di se stessa, e la vittima per eccellenza!

Anche le emozioni saranno soffocate e bandite, perché sono “roba da bambini” e non possono ammettere di esserlo stati, perché ci sono troppe ferite da medicare ed il lavoro di rielaborazione è “roba da grandi!”

Non vi è cittadinanza per la reciprocità e per il rispetto, tutto il buono del sentimento, è sacrificato all’altare del proprio ego, che trionfante deve vedervi donne dipendenti e mortificate!

Sono egoisti e sprezzanti, hanno bisogno di un pubblico che batta loro le mani e che li faccia apparire splendidi: le critiche li mandano in bestia.

Guai a confrontarli o a fargli notare l’evidenza di mancanze di rispetto e di reciprocità: non tollerano la frustrazione perché è più semplice cullarsi in una falsa visione.

Sono presuntuosi, sopravvalutano le qualità che hanno e sono convinti di avere il diritto di essere trattati in modo particolare. Il loro ego davanti a tutto e tutti, e chi se ne importa se fanno “danni” pur di soddisfarlo, tanto credono che la propria donna, sia al loro fianco per morire di lacrime ed affanni.

Questo è il prezzo che si paga per amarli … Anche troppo, e di certo come non meritano !

Loro non sanno amare e non sanno farsi amare, quindi, toglietevi il camice da crocerossina perché in modo o nell’altro, alla fine avranno il loro tornaconto personale: restare soli e confermare di non essere degni d’amore !

Ma, sotto la patina della sicurezza e del carisma c’è però un’incolmabile sensazione di essere niente, di essere senza un ombrello mentre piove a dirotto.

L’arroganza, la critica, la superiorità servono alla persona narcisista per non entrare in contatto con queste parti di se stessa che generano una sofferenza intollerabile: sono delle difese che la salvano DEPRESSIONE!

Un partner narcisista trova sempre motivi per aggredire l’altra persona, per criticarla e farla sentire sempre più insicura e al tempo stesso fortunata, perché ha lui accanto. Pian piano questa persona diventa dipendente dal partner narcisista e incapace di fare qualcosa da sola o senza il parere di lui.

Il partner narcisista è un mago della colpevolizzazione: è sempre pronto a dire che la colpa è dell’altra persona, mai che la responsabilità sia condivisa o tutta sua.

I meriti sì, quelli sono esclusivamente suoi !Per farlo, la mantiene in un costante senso di dipendenza, le da quel poco che basta per sopravvivere nella relazione e poi ricomincia a deprivarla.

Il perverso narcisista gode nel far notare alla sua compagna che non è l’unica partner possibile, che potrebbe trovare di meglio. Questo atteggiamento suscita l’ansia, nella donna, che vive sempre sotto tensione.

Egli gioca con il suo oggetto come con un pupazzo, inducendo in lei pensieri e reazioni dettati da lui.  Il periodo distruttivo può durare a lungo, per mesi o anni, mentre la donna perde man mano la sua sostanza.  Alcuni dicono che la vittima “rattrappisce”, fino ad essere l’ombra di se stessa, ed è vero. Si assiste in genere ad un impoverimento della sua personalità.

Narcisisti, sociopatici ed altre personalità tossiche tentano continuamente di testare i tuoi limiti per capire quali possono oltrepassare.

Più violazioni riescono a commettere senza conseguenze, più porteranno le cose agli estremi. Questo è il motivo per cui le vittime di abusi emotivi e fisici spesso vengono abusate in modo sempre peggiore ogni volta che tornano dai loro abusatori.

Questi, tendono a “risucchiare” verso di loro le vittime con dolci promesse di cambiamenti, falso rimorso e parole vuote sulla loro intenzione di cambiare soltanto per abusare della loro vittima in modo ancora peggiore.

Un segno chiaro di meschinità è l’incapacità dell’altra persona di rendersi conto delle proprie mancanze, e l’ atteggiamento di usare ogni potere in loro possesso per evitare di esserne ritenuti responsabili.  

Questo comportamento è come una proiezione. La proiezione è un meccanismo di difesa utilizzato per deviare la responsabilità di un comportamento o un tratto negativo, attribuendolo a qualcun altro. Agisce come una digressione che porta a evitare le proprie responsabilità.

Piuttosto che ammettere i propri difetti, imperfezioni ed errori, i narcisisti malevoli ed i sociopatici preferiscono scaricare i propri tratti sulle vittime inconsapevoli in un modo che è doloroso ed eccessivamente crudele. Invece di ammettere la possibilità di migliorarsi, preferiscono che la loro vittima assuma la responsabilità del loro comportamento e si vergogni. È questo il modo in cui il narcisista proietta qualsivoglia senso di vergogna che prova nei propri confronti sugli altri.

Il narcisista abituato ad offendere ed a comportarsi in maniera meschina ama giocare a trasferire la colpa agli altri.

Lo scopo del gioco è semplice: lui vince, tu perdi, e tu o il mondo in generale assume la colpa di tutto ciò che c’è di sbagliato in loro. In questo modo, tu fai da babysitter al loro fragile ego mentre affondi in un mare di dubbi su te stesso.

La cosa più importante è che le persone che amano manipolarti vogliono mantenere il controllo in qualsiasi maniera possibile. Ti isolano, mantengono il controllo sulle tue finanze e gestiscono al dettaglio ogni angolo della tua vita. Eppure, il meccanismo più potente a loro disposizione per controllarti è di giocare con le tue emozioni.

Questo è il motivo per cui narcisisti abusivi e sociopatici creano ad arte situazioni di conflitto dal nulla, per farti sentire sbagliato. È questo il motivo per cui prendono costantemente parte a scontri su questioni irrilevanti e si arrabbiano per piccole cose.

Più potere hanno sulle tue emozioni, meno probabile è che tu riesca a fidarti della tua realtà e della verità riguardo l’abuso che stai subendo.

L’unica medicina contro la violenza psicologica a questi livelli è ripristinare o costruire da capo l’amore per sé stessi, quello che ci fa intuire i pericoli per preservarci da sofferenze ancora maggiori in futuro.

Ritornando e riformulando la domanda iniziale: “perché, tu donna, cosi bella ed intelligente ti fa ancora rovinare la vita da un uomo che non sa amare?”

E tu “uomo”, o che tale vanti di essere, che ti identifichi in ruoli sociali ed esibiti, ma mosso da un FALSO SE’ grande quanto una casa, quanto ancora nutrirai e proietterai i tuoi mostri?

Quando deciderai di diventare veramente grande, invece di ostinarti a negare che c’è un problema grande, dentro di te?

Quanto ancora dovrai perdere, prima di assumerti la responsabilità delle tue mancanze e lavorare per colmare i vuoti che ora sono brutti come mostri?

Cosa sei disposto a perdere ora?

Sarai mai capace di amare e farti amare?

Care donne, non è più un vostro problema nel momento in cui avete amato troppo, fino allo sfinimento, quando di fronte ad infiniti tentativi, niente è servito per concretizzare nel vostro partner l’auspicato, ed  indispensabile cambiamento… Ora è il tempo del ritorno a casa, da voi stesse, quindi  impiegate le vostre energie ad amarvi  pienamente perché si salva solo chi decide di farlo!

A  voi, buona rinascita!

Foto copertina http://www.pensieritumblr.it/