L’estensione operata dal Governo legata al prolungamento delle restrizioni sino al prossimo 3 maggio, ferma quasi tutte le attività cittadine, comprese quelle sportive. Un’occasione per fare il punto della situazione con Niki Abbattista, vice presidente del Bisceglie Femminile.

Partire da quotidiano appare inevitabile, “Non sono abituato a stare a casa, chiaramente c’è un pizzico di preoccupazione”, esordisce Abbattista, “un evento storico inaspettato che ha portato tanti morti e tanti problemi di varia natura e che ci ha tolto momentaneamente le abitudini quotidiane”.

Lo stop è arrivato quando il Bisceglie Femminile sembrava dare segnali di continuità in positivo, “Nel nostro momento migliore ci siamo fermati. La squadra iniziava ad avere una identità”, continua il dirigente biscegliese, “un vero peccato perchè sono sicuro che ci saremmo tolti grandi soddisfazioni. In Final Eight di Coppa Italia avremmo detto la nostra, ma ora i pensieri sono tutti rivolti al miglioramento della situazione generale sperando che accada quanto prima”.

Le settimane passano e tutti i club sono in attesa di un provvedimento definitivo da parte della Divisione Calcio a 5. Rugby, volley e basket hanno dichiarato chiusi i rispettivi campionato, “Mi aspetto lo stesso provvedimento, non credo sia semplice ricominciare e soprattutto non ci sono i tempi”, sostiene Abbattista, “troppe difficoltà logistiche e di varia natura, vedi le straniere di quasi tutti i roster tornate a casa, più che giustificato visto la situazione. Come facciamo a mantenere le distanze anche in un ipotetica fase 2 se il nostro è uno sport di contatto? Inoltre non credo che le società dilettantistiche abbiamo uno staff medico sempre a disposizione per gli allenamenti quotidiani, per la misurazione della temperatura corporea e tutte le altre procedure da rispettare. Ora chiaramente attendiamo disposizioni dai vertici federali, alla fine noi possiamo avere delle idee, ma decidono loro”.

Sulle prospettive future del Bisceglie Femminile il vice presidente Abbattista mette altro in evidenza, “Ora è il momento di sperare che questa emergenza finisca, poi passeremo alla fase 2 ovvero contattare i nostri sponsor e cercare di capire il da farsi. Troppo prematuro in questo momento fare programmazione, abbiamo cose più importanti a cui pensare”.