L’ufficializzazione dei gironi della serie A2 femminile di calcio a 5 per la stagione 2017/18 ha reso noto quanto da tempo girava nell’ambiente, la mancata iscrizione al campionato da parte dell’Arcadia.
Una decisione difficile ma che trova le sue motivazioni nelle parole del numero uno Alessandro Prete, “Inizio subito smentendo qualsiasi falsa voce riguardante la cessione dell’attività sportiva dell’Arcadia Verysimple; anzi, voltiamo pagina e ricominciamo nel campionato regionale con il solito entusiasmo, provando subito a compiere il salto di qualità e ritornare nella categoria che ci compete. I motivi della mancata iscrizione al prossimo campionato di Serie A femminile sono prettamente economici ed, in piccola parte, derivanti anche dalla contrapposizione con alcune nuove regole federali”.
Il venir meno di alcuni sponsor, a causa della retrocessione dalla categoria Elite, ha influito pesantemente sugli equilibri economici del club; inoltre son venute fuori vedute diverse di gestione con la Federazione. La prima riguarda la suddivisione in quattro rate per ciò che concerne il pagamento dell’iscrizione al prossimo campionato, “La notizia inizialmente ci ha sorpreso in maniera positiva”, afferma Prete, “ma in seguito abbiamo scoperto che la prima tranche da versare, entro il 15 luglio, era quasi la totalità dell’iscrizione stessa mentre le altre tre rate erano paragonabili ad una mancia irrisoria”.
Trapela amarezza nelle parole espresse dal presidente di Arcadia, “Ci siamo trovati fuori dalla serie A senza ricevere nemmeno una telefonata da parte di qualcuno. Una volta raggiunto il numero necessario di squadre nessuno si è più interessato alle sorti dei club che non avevano effettuato l’iscrizione. Sono stati tagliati sia i rapporti umani che quelli lavorativi. Fino a quando l’Arcadia era membro della serie A Elite non ha lesinato a recitare la propria parte, ma in federazione lo hanno dimenticato, preferendo cestinare tutto ciò che ritenevano non andasse più bene”.
Finale al vetriolo quello del massimo esponente del sodalizio biscegliese “Concludo dicendo che non mi sento di ringraziare nessuno. Quando eravamo sul palcoscenico nazionale erano tutti bravi a salire sul nostro carro; appena saputa la notizia, anche coloro che dovevano essere grate a noi per tutti i risultati che abbiamo fatto conquistare loro, sia a livello personale che di squadra, hanno pensato bene di voltarci le spalle andando via da quella che ormai era diventata una grande famiglia. Penso che al momento siamo l’unica società in Italia che, tra staff tecnico e giocatrici, non ha alcun tesserato dell’anno scorso; abbiamo accorpato gran parte del gruppo della nostra società satellite Sparta e stiamo pazientemente rifondando da zero. Non abbiamo ricevuto solidarietà da parte di nessuno”.