Dopo le dimissioni di Nicola Canonico e quelle in blocco della dirigenza biscegliese, la querelle Bisceglie Calcio vive una ulteriore puntata con le dichiarazioni, a mezzo stampa, dello stesso proprietario del club che risponde in merito ad alcune questioni sollevate negli ultimi giorni.
“In questi ultimi giorni”, esordisce Canonico, “sono state pubblicate notizie destituite di fondamento e, ancor più grave, frutto di temerarie ricostruzioni machiavelliche tese a screditare l’A.S. Bisceglie s.r.l.
Ai tanti che si sono resi promotori della diffusione di queste notizie, rimarchiamo che l’A.S. Bisceglie s.r.l. è una società rispettosa delle regole e, ancor di più, dei propri tesserati e dipendenti.
Sono certo che ai numerosi e fedeli sostenitori non sfugge che la società è annoverata tra quelle ‘modello’ nel panorama calcistico nazionale, in virtù di un’acclarata solidità economica e di una maniacale tenuta dei costi di gestione”.
Sulle questioni riguardanti la rosa e l’organizzazione societaria Canonico afferma che, “Gli emolumenti dovuti a staff e calciatori per il mese di settembre sono stati già liquidati nel mese di ottobre, nonostante la federazione preveda una scadenza fissata al 16 dicembre 2019. Ho appreso dagli organi d’informazione che domenica scorsa in occasione del derby con il Bari, non sia stato pagato il pranzo a calciatori e staff.
In realtà era stato deciso che, a conclusione della riunione tecnica, calciatori e staff potevano considerarsi ‘liberi’ e riconvocati per le ore 16 allo stadio ‘G. Ventura’ per la fase pre-partita. Tale decisione, strumentalmente travisata da qualcuno, era stata presa per non caricare di ulteriori tensioni e stress psico-fisici gli atleti a poche ore da una partita delicatissima e dopo 3 impegni ufficiali nell’arco dell’intensa settimana precedente. Ho appreso anche delle critiche relative alle ‘cene a sacco’ organizzate in occasione delle trasferte di Caserta e Catania. In merito a ciò, è necessario far rilevare”, continua Nicola Canonico, “che le partite hanno avuto inizio alle ore 20:45 e che a mezzanotte sarebbe stato praticamente impossibile trovare ristoranti disposti a servire 40 persone. Non è certamente l’unico caso in cui società di calcio provvedono a rifocillare staff e calciatori con ‘cene a sacco’ in occasioni di trasferte, come potrei eventualmente dimostrare, ove occorra. In merito agli ipotetici ‘sfratti’ di calciatori, non posso che assicurare che esistono solo nella fantasia dei detrattori, poiché tutti i ragazzi alloggiano regolarmente in una foresteria adiacente lo stadio”.
Canonico poi vira sulla conferenza stampa svolta martedì 12 novembre dai dirigenti biscegliesi, “Al dott. Pasquale Musci (presidente onorario, dimissionario, dell’A.S. Bisceglie Calcio), che mi ha definito ‘poco adattabile alla figura di presidente di una società di calcio professionistica’, devo ricordare che, nell’ultracentenaria storia neroazzurro-stellata, il sottoscritto è stato il presidente che ha vinto di più in assoluto, compreso lo stesso dott. Musci, che mi ha preceduto in tale prestigioso incarico e che, comunque, nessuno si è fatto avanti per fare meglio di me! Il dott. Musci ha inoltre asserito che ‘si sono presi calciatori a casaccio, senza una logica’. Devo precisare che i video in questione mi sono stati forniti da un consulente di mercato, un professionista che collabora con noi, per gli acquisti di calciatori stranieri, e che negli anni precedenti ha sottoposto alla mia attenzione atleti che hanno consentito alla A.S. Bisceglie di raggiungere notevoli risultati. Evidentemente questa volta, per varie cause, tra cui il mancato ambientamento, non sono risultati essere all’altezza delle aspettative, come sottolineato da me stesso nel precedente comunicato stampa. Inoltre, per allestire la squadra, da 9 anni, collaborano con me il responsabile dell’area tecnica Emanuele Belviso e il direttore tecnico Vincenzo Milillo, che alle mie dimissioni ed in maniera assolutamente autonoma hanno fatto susseguire le loro”.
“Al dott. Francesco De Martino (vice presidente, dimissionario)” continua Canonico, che auspica il ‘Bisceglie ai Biscegliesi’, devo ricordare che il sottoscritto con l’iscrizione al primo campionato di serie C, ha provveduto al pagamento di oltre 500mila euro di massa debitoria verso l’erario, causata da taluni ex presidenti Biscegliesi”.
“In riferimento al dott. Gianni Casella (direttore generale, dimissionario), che ha affermato che ‘le nostre dimissioni sono un prendere distanze da una gestione non consona verso i calciatori, la corretta gestione societaria e le entità sportive’, sono costretto a sottolineare che ha perso una buona occasione per tacere e, quindi, ritengo superfluo ogni commento e lo invito a maggiore riflessione”.
“Sono rimasto, inoltre, sconcertato dalle affermazioni di una delle firme più autorevoli del giornalismo sportivo nazionale, il dott. Alfredo Pedullà, che l’11 novembre, rendeva noto il fantomatico esonero del mister Pochesci, salvo poi precisare successivamente che l’intervento del presidente del c.d.a., Avv. Vincenzo Todaro, avrebbe scongiurato e congelato tale esonero. Niente di ciò corrisponde al vero”, tuona Canonico, “anche se è evidente che i deludenti risultati conseguiti nelle gare svolte sotto la guida tecnica di mister Pochesci (solo 2 punti in 7 gare ufficiali, rispetto agli 8 punti conseguiti dal mister Vanoli nello stesso numero di gare) non soddisfano una società che, con la sua guida, ha cercato di migliorare il rendimento della squadra e il posizionamento nella classifica”.
La parte finale è destinata alle condizioni del manto erboso del Gustavo Ventura, “Voglio far presente che è pervenuta una comunicazione ufficiale della Lega Pro, a seguito di sopralluogo di un agronomo federale, in cui si evidenziano ‘condizioni insufficienti di omogeneità e regolarità’ di detto manto erboso. Nel concludere, invito coloro che si cimentano spesso e volentieri nel criticare il mio operato di presidente dell’A.S. Bisceglie s.r.l., ad utilizzare il proprio tempo, invece, per individuare, partendo da essi stessi, gente in grado di rilevare le quote societarie”.
“Diffido chiunque dal persistere nel diffondere, con qualunque mezzo, notizie false che ledono la mia immagine di presidente, di imprenditore e di padre di famiglia”, chiosa Nicola Canonico, “riservandomi ogni opportuna azione legale a tutela di detta immagine e della onorabilità della A.S. Bisceglie s.r.l. Riconfermo, infine, quanto affermato nel mio precedente comunicato in relazione al mio disimpegno e alla non iscrizione della squadra al prossimo campionato nel caso in cui non ci siano persone in grado di rilevare le quote societarie da me detenute”.