La salvezza diretta raggiunta all’ultima giornata aveva chiuso in positivo il capitolo sportivo legato alla permanenza in serie D del Bisceglie Calcio. Adesso lo stallo e le incertezze caratterizzano il futuro prossimo dei neroazzurro stellati, club che probabilmente vedrà partire il centrocampista Simone Fanelli, giunto al secondo posto della classifica “Giovani di valore” del girone H indetto dalla Lega Nazionale Dilettanti.
Con 29 presenze, 26 da titolare, ed 1 gol all’attivo Fanelli ben presto è diventato uno dei punti di riferimento nello scacchiere di mister De Luca, “Sono felice di quando sono riuscito a fare quest’anno con i miei compagni – esordisce Fanelli in una intervista rilasciata al sito ufficiale neroazzurro – soprattutto viste le tante difficoltà incontrate. Se penso ai sacrifici fatti non posso che guardare con orgoglio al traguardo che abbiamo conquistato con sudore e sacrifico. Eppure ripercorrendo la mia esperienza dal principio, ammetto che la scelta di questa estate di arrivare a Bisceglie è stata difficile e molto pensata; avevo il desiderio di continuare a giocare al nord dopo i tanti anni fuori nelle giovanili di Parma, Lanciano e Padova; alla fine però, grazie anche alla spinta del direttore De Santis, che mi voleva qui a tutti i costi, ho deciso di riavvicinarmi a casa e intraprendere questa avventura. Oggi posso dire che quella fatta è stata la scelta giusta”.
Inizio stagione difficile, la panchina prima di conquistare i galloni di titolare, “All’inizio ammetto di aver incontrato qualche difficoltà nell’entrare nei meccanismi del calcio di una prima squadra e di un vero campionato – confessa Fanelli. Le prime giornate ho visto le gare dalla panchina, poi quella domenica ad Artena con il Serpentara e quel gol in pieno recupero che ci ha dato la vittoria, ha cambiato tutto da un momento all’altro, trasformando la mia annata in qualcosa di unico ed inimmaginabile all’inizio. Per me quella giornata, le lacrime di gioia a fine gara e l’abbraccio dei miei compagni, rimarranno sempre nella mia mente. Da allora mister De Luca mi ha dato sempre più spazio e fiducia, in me sentivo il dovere di ripagarlo e di dover sfruttare ogni minuto delle occasioni concesse. Con il mister sono cresciuto molto e non posso che ringraziarlo per quanto mi ha dato sotto l’aspetto umano e tecnico”.
Da dicembre la squadra cambia volto per via della crisi societaria, una ulteriore opportunità per i giovani come Fanelli, “Un vero peccato – ricorda il 19enne stellato – se la situazione di dicembre non avesse portato allo smantellamento della squadra e all’addio di molti atleti d’esperienza sono convinto che potevamo giocarci fino all’ultimo l’accesso in Lega Pro. Ebbi la possibilità di lasciare Bisceglie e approdare altrove, ma l’amore per questa piazza andava sempre crescendo, sia per l’affetto dimostratomi dai tifosi sia perchè Bisceglie per me equivale ad “una seconda casa”, fin da tempi in cui mio padre allenava qui, non potevo abbandonare così. Eravamo rimasti una banda di ragazzini, e tutti ci davano per spacciati, ma grazie ad una grande unità di gruppo abbiamo addirittura sfiorato i playoff.
Ad un mese dal termine della stagione “radio mercato” da Fanelli pronto a fare il salto in Lega Pro, “Non posso nascondere che ho avuto contatti con diverse squadre anche di categoria superiore – ammette il giovane talento in forza al Bisceglie – e questo non può che gratificarmi. Sto valutando con calma la situazione per capire cosa sia meglio per il mio futuro. Bisceglie mi ha lasciato tantissimo sotto l’aspetto umano e qui ci sarà sempre un pezzo del mio cuore, ma l‘attuale situazione non mi permette di poter vedere un futuro ancora qui. Fare il calciatore è quello che ho sempre desiderato e non mi fermerò davanti a niente. Chissà poi che un giorno la mia strada con quella del mio amato Bisceglie non ritorni a incrociarsi”.