Bastava un pareggio per il quarto posto: è arrivata una vittoria. Il Bisceglie ha chiuso il campionato battendo 3-2 la Sarnese, squadra già da tempo con la testa sgombra da assilli di classifica. Un match che in partenza poteva apparire scontato, che gli avversari hanno reso interessante andando in vantaggio allo scoccare del primo quarto d’ora. Poi i nerazzurri hanno ribaltato il punteggio (reti di Anaclerio e Zotti) prima di restare in dieci per il rosso rimediato dallo stesso Anaclerio in avvio di seconda frazione. Ancora Zotti ha bissato, su un altro dei suoi micidiali calci piazzati, portando a 19 reti in campionato il suo rilevante bottino personale.
La classifica, dopo 34 giornate, ha visto la squadra di De Luca conquistare 62 punti, frutto di 17 vittorie, 11 pareggi e 6 sconfitte. Al terzo tentativo, pertanto, il club presieduto da Nicola Canonico ha centrato l’obiettivo minimo, ossia un posto nella griglia playoff. Per il bilancio stagionale bisognerà attendere l’esito degli spareggi, con l’auspicio che la strada sia lunga ed esaltante. Analizzando il cammino degli stellati, tuttavia, non è difficile individuare i momenti topici che ne hanno condizionato il percorso. Imbattuto nelle prime 15 gare, il Bisceglie ha subìto il primo stop proprio nella partita che avrebbe potuto certificarne la candidatura alla vittoria finale. Il 2-3 con la Fidelis Andria è stato lo spartiacque che ne ha spezzato le ambizioni di primato. Nelle successive sei giornate, infatti, la capolista conquistava 14 punti (4 vittorie, 2 pareggi), mentre i nerazzurri solo 5 (1 vittoria, 2 pareggi, 3 sconfitte), aumentando il distacco da 6 a 15 punti. E’ stato il momento più critico per Gambuzza e soci, con il rischio concreto di perdere il treno playoff anche per effetto dello 0-3 inflitto a tavolino per il caso Pellecchia. L’ultimo terzo di torneo, invece, ha visto invertirsi il trend. Dopo la sconfitta (peraltro immeritata) a Cava de’ Tirreni, nelle seguenti dodici gare, il Bisceglie ha vinto otto volte, pareggiato tre e perso solo nella sciagurata trasferta a Monopoli, che in totale fanno 27 punti (media 2,25). Il punto di svolta in positivo è stato il blitz nella tana del lanciato Brindisi, con i nerazzurri in emergenza a centrocampo per le assenze di Lanzillotta, Logrieco e Guadalupi. Un successo pesante che, di fatto, è valso il quarto posto e la possibilità di giocare sull’erba del Ventura il primo turno playoff, in gara secca, proprio contro la squadra del dimissionario presidente Flora. Chiusa una fase, domenica partirà un altro campionato in cui sarà vietato ogni minimo errore. In caso di passaggio del turno, la squadra di De Luca affronterà (mercoledì 20 maggio) in trasferta il Potenza, terza forza del torneo. La vincente sarà attesa, domenica 24 maggio, dal Taranto allo Iacovone, nella finale che precederà la fase nazionale. La discussa formula, introdotta in questa stagione, prevede una gara secca con tempi supplementari in caso di parità al 90’e passaggio al turno successivo della squadra di casa. Un vantaggio non da poco per le formazioni meglio piazzate in campionato, che avranno due risultati a disposizione e potranno recuperare energie fisiche e mentali. Sarà una corsa ad ostacoli sempre più alti per i nerazzurri, ma il Bisceglie degli ultimi tempi si presenta tirato a lucido e convinto dei propri mezzi.
Mentre cresce l’attesa per il confronto col Brindisi, dalla vicina Barletta giungono spifferi circa un presunto interesse del patron Canonico a rilevare le quote del club biancorosso. La smentita, affidata ad un comunicato stampa diffuso dallo stesso Canonico sul sito ufficiale del club, sgombra ogni possibile ipotesi in tale direzione. Del futuro si tornerà a parlare a bocce ferme, ora sono bandite le distrazioni. Ultimo pensiero rivolto agli appassionati di fede nerazzurrostellata: e’ giunto il momento di tornare a gremire gli spalti del Gustavo Ventura! Se non ora, quando?