Nella giornata di lunedì 1 febbraio è cominciata ufficialmente la nuova avventura di Aldo Papagni sulla panchina del Bisceglie Calcio.
A poco più di quarantotto ore dalla firma, mister Papagni dovrà guidare la squadra in una gara complicata che vedrà il Bisceglie scendere in campo tra le mura amiche domani, mercoledì 3 febbraio, al cospetto dell’Avellino terza forza del girone C, nel ventiduesimo turno di campionato (ore 20.30).
Emozione e responsabilità sono le parole che più ricorrono nelle dichiarazioni rilasciate dal neotecnico nerazzurro in sede di conferenza stampa. “Inutile negare che non sia stata una scelta di cuore – esordisce Papagni -. Corono un desiderio mai nascosto, ovvero quello di tornare sulla panchina stellata, nella squadra in cui ho giocato per tanti anni, di cui sono stato capitano ed allenatore. Sono felice ma allo stesso tempo consapevole delle mie responsabilità e del momento delicato, a ciò si aggiunge che allenerò nella mia città e questo mi responsabilizza ulteriormente, in quanto voglio sempre lasciare un ottimo ricordo. Questa nuova esperienza in panchina non vuole essere una ciliegina sulla torta ma la dimostrazione dell’impegno continuo che posso dare al Bisceglie, a prescindere da qualsiasi situazione di campo e di classifica”.
La preparazione della gara contro l’Avellino passerà maggiormente da aspetti psicologici che prettamente tattici. “Al momento ci interessa conoscere quanto più possibile da vicino i nostri calciatori – spiega Papagni -. Devo però evidenziare che ho trovato uno spogliatoio che sta bene insieme, questo significa che lo staff tecnico precedente ha lavorato bene e con continuità. Dovremo lavorare a trecentosessanta gradi, ora ho chiesto ai ragazzi di mettere in campo il meglio che possono offrire da professionisti ma soprattutto il senso di appartenenza e le loro caratteristiche più interiori: in questo, come staff, daremo sicuramente il nostro contributo. Modulo? Il calcio moderno impone di saper adattarsi e cambiare modulo anche durante la gara. Con sole due ore di lavoro non posso sentenziare quale possa essere la soluzione migliore, sicuramente ci impegneremo a conoscere tutti i componenti del gruppo, provando magari a tirar fuori caratteristiche nascoste di ognuno di loro”.
L’arrivo di Papagni e del suo staff tecnico si è registrato a mercato ormai chiuso. “Ho ricevuto molte chiamate da parte di giocatori attratti da piazza e da categoria – ammette il tecnico stellato – ma sappiamo di avere poche possibilità, proprio per via della chiusura della finestra di mercato invernale. Ora lavoreremo molto banalmente per fare più gol e per subirne meno, in un secondo momento potremo optare per qualche variazione e aggiustamenti più corposi. Domani incontreremo una delle compagini più forti del torneo, con un allenatore che può ambire anche a categorie superiori. Mi aspetto una buona gara sotto il profilo dell’intensità, con la massima pretesa di mettere in campo cuore e senso di appartenenza”.
Il rappresentante della società in sede di conferenza è stato il Direttore generale Paolo Tavano, che ha spiegato le motivazioni che hanno spinto al cambio in panchina. “E’ stata una decisione maturata nella notte post Cavese da parte del Consiglio direttivo capeggiato dal presidente Racanati – commenta Tavano -. L’obiettivo è quello di dare una scossa allo spogliatoio, spingendo i ragazzi a trovare ulteriori motivazioni. Società, squadra e staff dovranno remare dalla stessa parte, nel segno dell’unità, per centrare l’obiettivo salvezza. Cosa ha pagato Bucaro? Abbiamo vissuto momenti complicati ma sia lui che Ricchetti hanno lavorato al meglio per i colori nerazzurri. Sulle polemiche suscitate dalle dichiarazioni nel pre-Cavese probabilmente ha pesato una mancata specificazione da parte di Bucaro, non è stata sicuramente la causa del suo esonero”.
Mister Papagni si avvarrà della collaborazione del vice Luigi Di Simone e del collaboratore tecnico Giuseppe Montanaro, oltre a quella dei confermati Capacchione (preparatore atletico) e Marinacci (preparatore dei portieri). “Saremo tre tecnici a servizio del Bisceglie – spiega Papagni – perché per me il calcio è anche collaborazione. Ho già lavorato anche con Capacchione, mentre con Marinacci questa rappresenta la prima occasione utile. Compattezza e professionalità dovranno essere le nostre armi in più”.
La nuova era Papagni si aprirà, quindi, con la gara tra Bisceglie ed Avellino. Mercoledì 3 febbraio i nerazzurri dovranno vedersela con la terza forza del girone C, compagine che ha all’attivo 37 punti ed è reduce da quattro vittorie nelle ultime cinque gare. All’andata i campani superarono per 4-2 i biscegliesi, con le reti nerazzurre siglate da Sartore e Musso.
La sfida sarà diretta da Francesco Luciani (Roma 1), coadiuvato da Francesco Cortese (Palermo) e Lorenzo Poma (Trapani). Quarto ufficiale sarà Mattia Pascarella della sezione di Nocera Inferiore.