La rotonda affermazione sul Grottaglie, nella seconda di ritorno, interrompe la striscia negativa del Bisceglie, che torna a sorridere dopo quattro gare senza vittoria. Il successo consente ai nerazzurri di isolarsi al terzo posto (Taranto battuto 1-0 dalla Cavese), dimezzando il gap dal Potenza, ora a -3, sconfitto per la seconda volta dalla Gelbison. Prosegue, invece, inarrestabile la marcia della Fidelis Andria che, vincendo in rimonta (2-1) a Francavilla in Sinni, allunga il passo e si porta a +8 sul Potenza.
Tornando al Bisceglie, tre reti, due legni e una serie di interventi del portiere ospite, sottolineano la netta supremazia mostrata dai nerazzurri nell’arco dell’intero match. In sostanza, una prestazione convincente per la squadra di Claudio De Luca, che non si esprimeva così da un paio di mesi e non vinceva dal 7 dicembre scorso (3-1 al Monopoli). Sebbene il Grottaglie rappresentasse un ostacolo alla portata, tuttavia, l’esito della partita non era affatto scontato. Le scorie lasciate dalle sconfitte con Fidelis Andria e Potenza, con il divario in classifica schizzato da -1 a -11 punti dalla vetta, hanno inciso nell’ambiente, minando la tranquillità del gruppo, alle prese con la prima fase critica della stagione. La settimana si era aperta con giocatori e staff tecnico a rapporto da Belviso e Milillo, collaboratori stretti del patron Canonico, che ha disertato il Ventura (minimo stagionale di presenze) nel match col Grottaglie. Un segno inequivocabile di delusione espresso dal massimo esponente nerazzurro, ancora silente, nei confronti di un gruppo apparso forte tecnicamente, ma carente della personalità necessaria per imporsi nelle fasi cruciali. La reazione sul campo della squadra capitanata da Gambuzza è stata confortante. Tatticamente, De Luca ha schierato il Bisceglie col 4-2-3-1, con Vicino (esordio in campionato) preferito tra i pali al posto di un Licastro che ha pagato le ultime incerte prestazioni. Risolto il rapporto con Stefano Riccio, voluto da Aldo Papagni al Savoia, Raffaele Gambuzza ha formato con Lanzolla la coppia di centrali difensivi, mentre Guadalupi e Lanzillotta hanno ripreso in mano le chiavi del centrocampo, come nelle giornate migliori. Sulla trequarti, Presicce, Zotti e Khalil (rispolverato dopo un paio di mesi), hanno assistito Patierno, terminale avanzato. Sarà un caso, ma è stata la formula che ha funzionato meglio nel primo terzo di campionato. Se il peggio è passato lo sapremo nelle prossime tre giornate, con i nerazzurri impegnati domenica nella delicata trasferta di Manfredonia, prima della sosta per far spazio alla selezione di serie D, che parteciperà alla Viareggio Cup. Poi, Taranto al Ventura e Cavese in trasferta, saranno i test decisivi per decifrare il cammino del Bisceglie.