Colpito e affondato! Doveva essere la partita del redde rationem, dopo lo 0-3 a tavolino che ha cancellato il 3-1 dell’andata al Ventura, si è invece trasformata in una disfatta storica. L’1-5 con cui il Bisceglie è stato umiliato dal Monopoli va oltre una sconfitta di grandi proporzioni. Per il club, lo staff tecnico, i calciatori e i tifosi.
Propositi di vendetta a parte, alla vigilia c’erano tutti i presupposti per imporsi al Veneziani. Squadra in salute, nonostante alcune importanti defezioni (Presicce, Lanzillotta e Logrieco), che dopo l’immeritata sconfitta nella tana della Cavese aveva inanellato otto risultati utili (sei vittorie, due pareggi), tra cui il blitz a Brindisi nel turno del Giovedì Santo. Ritrovata la continuità di rendimento, la squadra di De Luca dava l’impressione di avere ingranato le marce alte per preparare un finale di stagione ad alto livello. Contro un Monopoli euforico per la recente conquista della Coppa Italia di serie D e per nulla appagato, o rilassato dalla sbornia del successo, il Bisceglie ha invece esibito il peggio del suo repertorio, partecipando ai festeggiamenti piuttosto che sfoderare grinta e concentrazione, indispensabili in tali circostanze. Senza entrare troppo nei dettagli, le amnesie difensive manifestate in occasione dei primi due gol subìti (scaturiti da calci d’angolo), insolite per gente esperta come Gambuzza e Anaclerio, fanno pensare ad una giornata storta che, tuttavia, ha coinvolto gran parte della squadra. A salvarsi dalla disfatta generale solo il portiere Vicino (che ha evitato un passivo maggiore) e Zotti, autore del momentaneo pareggio con una punizione delle sue.Quanto peserà la batosta del Veneziani sul morale della truppa lo sapremo già domenica prossima. Al Ventura arriverà il Gallipoli, senza assilli di classifica, ma da non sottovalutare. Urge una reazione immediata e, anzitutto, una prestazione ad alta intensità per conquistare tre punti vitali in funzione dell’obiettivo playoff. Il controsorpasso del Brindisi, ora avanti di due lunghezze al quarto posto, e il fiato sul collo della Cavese, che insegue a tre punti, non consentono alternative. Con tre partite da giocare, ormai, è vietato sbagliare!