La Gifes, associazione barese attiva da anni sul territorio di Bari e provincia che coinvolge medici e infermieri attivi, soprattutto nel settore legato alla medicina d’emergenza occupandosi inoltre, di corsi di rianimazione cardiopolmonare e di supporto vitale di base ai traumatizzati,  ha donato alla società Don Uva Calcio un defibrillatore semiautomatico, durante un incontro tecnico-pratico rivolto a dirigenti e tecnici.

Il presidente Giuseppe Conti, docente di materie infermieristiche all’Università degli Studi di Bari, ha spiegato la necessità di dotarsi di un Dae: “Il defibrillatore è un apparecchio salvavita in grado di rilevare le alterazioni del ritmo della frequenza cardiaca e di erogare una scarica elettrica al cuore, utile ad azzerare il battito cardiaco e successivamente, a ristabilirne il ritmo. In tutto il 2016 circa 120 atleti hanno perso la vita durante manifestazioni sportive. L’uso del defibrillatore è dunque una questione culturale, una battaglia di civiltà, che il mondo dello sport dovrebbe affrontare davvero e vincere. Oggi la presenza di un defibrillatore è obbligatoria in ogni impianto sportivo – ha continuato Conti – e la sensibilità a queste tematiche del presidente del Don Uva, Giuseppe Milone, ci ha spinto verso una risposta positiva riguardo la donazione di un DAE. Ora è a disposizione, mi auguro senza mai essere utilizzato, di tutti coloro che giocheranno a calcio su questo splendido e storico campo”.

Foto: Ufficio stampa Don Uva