In attesa che venga stilato il calendario di serie C per la stagione 2019/20, cerimonia prevista per le 19 circa, la giornata è stata caratterizzata dall’esclusione dell’Audace Cerignola e dai dubbi sulla presenza o meno del Bisceglie Calcio.
Nel primo pomeriggio sono circolate voci riguardanti una esclusione anche dei neroazzurro stellati, cosa immediatamente rientrata e spiegata da Francesco Ghirelli, presidente della Lega di C, che ha dichiarato ai colleghi di TuttoC.com, “Mi dispiace per il Cerignola: una società seria, una proprietà di grande forza, un sindaco che si è impegnato fortemente. Purtroppo c’è un problema relativo alla tempistica. Sono anche andato a trovarli, c’era difficoltà proprio sul piano dei tempi, ma parliamo di una società seria”.
L’imminente calendario non avrà quindi il segno X, “Che bello, non pareggia nessuno, o si vince o si perde. E quest’anno si vince”, dichiara Ghirelli. “Il dato più importante che emerge è la grande attrattività della Lega Pro. Nel recente passato si discuteva se arrivare a 54-55, se andava bene a 58. In questi giorni abbiam parlato di 61, senza contare Turris, Trastevere e Taranto che avrebbero voluto entrare. E poi il sorteggio del campionato è il 25 luglio, non so se sia mai stato fatto in questa data, l’anno scorso fu fatto il 12 settembre dopo una serie di rinvii. Questo, ovviamente, non elimina i problemi che abbiamo come la sostenibilità economica e la defiscalizzazione. Però la Lega Pro sta ritornando a essere molto appetibile”.
Il capitolo riguardante il Bisceglie Calcio appare piuttosto chiaro, “L’invito del Bisceglie è partito un minuto dopo la pubblicazione del comunicato della FIGC. Il Cerignola non sarebbe comunque stata la numero 61: in caso di inserimento in Serie C, ci sarebbe stato un problema relativo alle riammesse. Ma essendoci un posto vuoto, il Bisceglie ha potuto colmarlo anche da riammessa” commenta Ghirelli a TuttoC,com. “In un campionato difficile com’è stato il precedente, noi portiamo a casa una promozione in più e zero retrocessioni. Con il meccanismo delle riammissioni, per la prima volta vincono le società virtuose, perdono i furbastri e i banditi”.