E’ l’appuntamento più importante dell’anno per quel che riguarda l’atletica leggera nazionale, sono i Campionati Italiani Assoluti che partono oggi e dureranno sino a domenica 26 giungo, con la pista dello stadio “Raul Guidobaldi” di Rieti che sarà teatro delle gesta di ben cinque biscegliesi in gara.
Atleta di punta della pattuglia proveniente dalla città dei Dolmen è senza ombra di dubbio il 25enne Eusebio Haliti. Il talento di Scutari gareggerà dei 400 metri ostacoli con l’intenzione di arrivare più in alto possibile, partendo dal quarto tempo dell’anno (50”73). Bisognerà limare questo riferimento se il velocista allenato da Roberto Pisani intende staccare il pass per gli Europei di Amsterdam (6-10 luglio). Tempi alla mano, l’attuale primato stagionale di 49”77 pone Jose Bencosme come favorito numero uno. Grande attenzione anche nei confronti di Mario Lambrughi (50”10) e del campione in carica Leonardo Capotosti (50”58).
Nei 3000 siepi Mark Ridger ha tutta la voglia di confermarsi ad alti livelli, puntando ad una posizione di prestigio nel novero dei partecipanti. La medaglia appare un sogno per l’atleta biscegliese, ma la grinta e la voglia di superare il proprio limite fanno di Ridger un atleta sempre competitivo. Si tratterà di esordio assoluto invece per Luigi Rosito ed Alessandro Papagni. Rosito si cimenterà nei 1500 metri con i gradi matricola che dovrà imparare a gestire le tensioni di questo tipo di gare, magari provando un exploit che possa dargli maggiore fiducia in vista degli impegni futuri. Stesso discorso vale per il 18enne Papagni, incluso nella lista della 4×100 della Aden Exprivia Molfetta con i compagni: Vilardi, Serrone e Guidetti.
Tra le donne spicca il prepotente ritorno di Lucia Pasquale, reduce dalla vittoria del Campionato Italiano Promesse. La forte velocista biscegliese, allenata da Tonino Ferro, ha come obiettivo quello di centrare la finale, partendo dal personale di 54”09. Tra le favorite per la vittoria finale spiccano i nomi di Maria Enrica Spacca, Libania Grenot e Maria Benedict Chigbolu.