“Dopo quasi 9 anni di passione e dedizione per i colori neroazzurro-stellati credo sia arrivato il momento di porre la parola fine a questo tormentato amore sportivo”, con queste parole inserite in un lungo e corposo comunicato stampa, Nicola Canonico annuncia le proprie dimissioni da presidente del Bisceglie Calcio.

Nella nota ufficiale dell’imprenditore di Palo del Colle parte dai numerosi insulti subiti sin dalle prime giornate di campionato, presentazione della squadra alla città compresa, a quelli rivolti al figlio Emanuele con il gruppo organizzato “Vecchia Guardia”, a suo dire, come autori di una contestazione mirata nei confronti del patron del Bisceglie.

Canonico poi passa alla questione stadio “Gustavo Ventura” prendendosela con l’amministrazione guidata dal Sindaco di Bisceglie, Angelantonio Angarano, reo a suo dire di non aver mantenuto le promesse fatte ad inizio stagione agonistica. Sistemato l’impianto di illuminazione, Canonico spiega che l’apposizione completa di tutti i seggiolini previsti non è stata mai completata, cosi come per i punti bar che non sono stati affidati non avendo il Comune provveduto alla gara di appalto. Canonico continua parlando di un manto erboso ai limiti della praicabilità e con un impianto d’irrigazione guasto, terminando con la promessa non mantenuta di far giocare le compagini under 15 e 17 al comunale Di Liddo.

Alla luce di questi avvenimenti Canonico, che fa comunque mea culpa sulle problematiche tecniche legate a cambio allenatore e parco giocatori, dichiara di essere esausto e di voler cedere il club chiedendo che venga sostituita la fideiussione posta a garanzia per l’iscrizione. La squadra porterà a termine la stagione in autogestione precisando che non sarà fatta alcuna iscrizione al prossimo campionato.

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