Pomeriggio di chiarimenti per il presidente Nicola Canonico, ma interlocutorio per il futuro del Bisceglie Calcio. L’imprenditore di Palo del Colle ha raccontato a stampa e tifosi i suoi tre anni alla guida del club neroazzurro stellato, ribadendo più volte il concetto di aver operato senza alcun aiuto.
Canonico racconta di aver ricevuto, nel triennio alla guida del Bisceglie, un contributo di 20 mila euro nel corso del primo anno, nella seconda stagione, grazie al consigliere comunale Gianni Casella, 50 mila euro da imprenditori della zona. Mentre nella stagione in corso nessuno ha voluto sponsorizzare la maglia neroazzurro stellata.
La conferenza è proseguita snocciolando dati importanti, come i 3 milioni e mezzo di euro investiti personalmente da Canonico per la squadra e l’assoluta competitività della rosa, nonostante le lamentele di parte della tifoseria.
Non sono mancati riferimenti ai contatti avuti con il sindaco Spina e alla amministrazione comunale, a suo dire, non molto interessata al futuro del Bisceglie Calcio, ed all’incontro privo di concretezza avuto con l’ex capitano neroazzurro Beppe Ingrosso ed una rappresentanza del tifo organizzato. Il presidente che ha portato i neroazzurri in serie D, ha inoltre specificato di non aver chiesto di entrare in qualsiasi tipo di altra società calcistica, ma di essere stato avvicinato dalle dirigenze di Andria, Taranto, Barletta e Foggia. Colloqui senza alcun esito, con Canonico intento a voler aprire nuove vie solo dopo aver risolto le questioni legate al sodalizio biscegliese.
Nel finale, il numero uno neroazzurro espone le problematiche legate alle cartelle esattoriali dell’importo di centinaia di migliaia di euro, relative ai soli consumi di acqua dello stadio ventura. Numeri sproporzionati se riferiti alla stima di spesa per corrente ed acqua fatta da Canonico, che si aggirerebbe sui 26 mila euro.
Un confronto a viso aperto con la piazza, nella quale Canonico lascia intendere che non cederà il titolo se non davanti ad un progetto serio e a una cordata con validi programmi . Una prospettiva che a 11 giorni dalla scadenza per l’iscrizione della squadra in serie D, lascia un grosso punto interrogativo sul futuro del glorioso club ultracentenario.