Vigilia di campionato per il Bisceglie Calcio che, esaurita la lunga sosta, torna in campo domani al “Ventura” con calcio d’inizio fissato alle ore 16.30, contro la Reggina nel match valido per la seconda giornata di ritorno del campionato di Serie C, girone C.
La conferenza stampa della vigilia è coincisa con la presentazione ufficiale del nuovo tecnico: Rodolfo Vanoli. Il neoallenatore stellato ha esordito affermando: “Non è né una sfida né una scommessa, avevo voglia di tornare a casa e ho colto l’opportunità. Sono orgoglioso e fiducioso, arrivo in una società sana che vuole allestire una squadra competitiva. Ho visto ragazzi motivati che vogliono cambiare il trend delle ultime partite, sono molto carico e felice di tornare in Puglia dove ho iniziato.”
Sulla squadra: “La società sta lavorando benissimo, mi sta mettendo a disposizione giocatori secondo me di passaggio in questa categoria, ma dipende da loro. A Bisceglie c’è tutto per fare bene, voglio trasmettere la mia filosofia ed insegnare loro l’educazione sportiva. Per me allenare il Bisceglie è come crescere un figlio.”
Sul match con la Reggina Vanoli ha le idee chiare: “Domani abbiamo una partita fondamentale perché vogliamo iniziare bene. Abbiamo rispetto della Reggina, ma cercheremo di fare la partita perché vogliamo riportare la gente allo stadio con le prestazioni; il Bisceglie è dei biscegliesi, non di Vanoli, e tutto quello che farò sarà in funzione di riportare entusiasmo in questa città. Sull’aspetto tattico e sul modulo: “Sento molto parlare di sistemi di gioco, ma io ho sempre cercato di valorizzare i ragazzi a disposizione aiutandomi con lo staff. Non ho paura di niente, stiamo valutando il modulo, devo capire se gli ultimi acquisti vadano meglio a tre o a quattro. Mi piace la comunicazione con i ragazzi, li ascolto e compatibilmente con le mie scelte decido se io posso adattarmi a loro o viceversa.”
Presente per la prima volta in conferenza stampa, dopo le vicissitudini estive, anche il patron Nicola Canonico che ha concluso l’incontro con i giornalisti con un lungo intervento: “In estate abbiamo messo il titolo in vendita gratuitamente, ma nessuno lo ha preso. Ma questo ormai è il passato, adesso voglio salvare quello che ho conquistato partendo dall’Eccellenza con grandi sacrifici. Voglio rimarcare che sono rimasto nuovamente solo, devo ringraziare Todaro anch’egli rimasto solo. C’era una cordata di dirigenti biscegliesi che si è sfilata poiché non in grado di portare avanti questa progettualità. Vado avanti per dovere di responsabilità; chiedo scusa solo a quei 150 tifosi che ancora vengono allo stadio, che hanno pianto per la situazione e sono stati in silenzio, non a quelli che in questi mesi hanno insultato me e la mia famiglia. A loro dico di non venire allo stadio perché non ho bisogno di gente ipocrita. Un uomo può sbagliare per amore nei confronti di una squadra di calcio, sapete quello che mi lega al Bari, ma ricordo a tutti quello che in nove anni ho fatto per questa città e solo per questo avrei meritato rispetto. Ripeto chiedo scusa soltanto a coloro che hanno sofferto per quella situazione, al resto della città non ho nulla di cui scusarmi. Il mister ha fatto un passaggio importante”, ha continuato il numero uno stellato, “il Bisceglie resta e quello che ho visto in questi mesi è aberrante con un pubblico che sta dimostrando di non meritare questa categoria, mi chiedo dove siano finiti quei seimila che erano allo stadio il giorno della promozione in Serie C. Lo scorso anno quando ancora non era successo nulla la partecipazione di pubblico non è stata importante. Agli ultras dico che sono liberi di contestarmi, ma devono tifare la squadra della loro città. Voglio che la gradinata si riempia di quei tifosi che amano la squadra e che non ridicolizzano Todaro perché se Bisceglie avesse avuto tanti Vincenzo Todaro si sarebbe potuto puntare in alto. A chi è solo bravo a commentare dico di non venire allo stadio, sono solo il male del Bisceglie Calcio.”
Sulla stampa Canonico è andato giù duro: “Ho visto tanti giornalai in questi mesi, parlando di baby, epurazioni, fallimenti. Voi scrivete informazioni sbagliate, molti di voi dovrebbero fare un corso di formazione, quelli che voi chiamate baby stanno giocando in Serie A, dovete capire il valore dei giocatori, se non li conoscete meglio che facciate altro. Quando ho avuto i grandi nomi ho sempre perso. Risparmiate le offese perché cominceranno le querele, da oggi chi sbaglia paga seriamente. Dovete raccontare come stanno i fatti. Capisco che voi dobbiate scrivere, ma se la società non parla è perché non ha chiuso con nessuno, non è che noi non vogliamo darvi informazioni ma alzeremmo il prezzo dei calciatori. Fateci lavorare in tranquillità, siamo una delle società più sane con una fideiussione bancaria, rispettate me e i miei tesserati. Alle prossime chiamate dei giornalisti ai miei tesserati passate i guai, vi vado a denunciare, dovete passare dall’addetto stampa. Se qualcuno vuole fare con me una prova di forza sono disponibilissimo a farla. Io sono felice di confrontarmi con voi, ma occhio a ciò che continuate a scrivere da oggi”.
Foto: Marcello Papagni