La sua carriera da calcettista si prepara a festeggiare le nozze d’argento; qualche giorno fa la sua compagna gli ha regalato, Giorgio, il quarto figlio di una famiglia bella quanto unita. La passione però ha la forma sferica di un pallone ha rimbalzo controllato, amico di sempre che dalla stagione 2014/15 lo vedrà esordire anche come dirigente.
Stiamo parlando di Bartolo Sasso, da venticinque anni ininterrotti, calcettista che ha esordito con la Unisport, allenata da un certo Leopoldo Capurso, prima di diventare una colonna del Bisceglie C5 negli anni della serie C e B. Poi la lunghissima militanza in Olimpiadi, prima del passaggio al Nettuno Bisceglie.
Sasso nella prossima stagione assumerà il compito di responsabile del settore giovanile del Futsal Bisceglie e dalle sue prime parole sembra già pronto per cominciare a cimentarsi in questa nuova avventura; “Ormai da molti anni si trascura il discorso relativo alla formazione di giovani calcettisti. Dopo la nidiata dei ragazzi che vinsero la coppa Italia nazionale con il Bisceglie C5 nel 2009, palo dei vari Pedone, Cassanelli, Caggianelli, Tortora e compagnia, c’è un vuoto generazionale preoccupante. Io vorrei ridare vita ad un settore giovanile che possa formare buoni atleti, ma soprattutto persone che possano crescere con una sana educazione sportiva. Credo che l’educazione sia fondamentale per far crescere un soggetto in maniera sana, confrontandosi con gli allenatori ed i compagni di squadra”.
Seguendo la strada della crescita, Sasso ha posto subito le basi per la nuova under 18 neroazzurra, “Ho deciso di affidare la squadra a due ex compagni di squadra, due persone di fiducia, ma soprattutto gente seria ed affidabile. Antonio Lopopolo, ex Olimpiadi e lo scorso anno ad Andria nel finale con il ruolo di allenatore, e Tommaso Tambone, un passato da calcettista in Olimpiadi e Bisceglie C5, saranno rispettivamente allenatore e vice della under 18. Una rosa composta da 16 elementi che vorrei poter inserire da subito anche nella under 21, dove devo ancora chiarirmi le idee sul futuro tecnico. Una priorità sarà anche quella di rapportarsi con la prima squadra, dove sicuramente tecnici e ragazzi delle giovanili si affacceranno più volte al pala dolmen per confrontarsi su varie tematiche”.
Tante le altre motivazioni che spingono Sasso in questa nuova esperienza, tra le prime il senso di appartenenza alla città e quello legato alla famiglia, “Vorrei in futuro vedere una squadra con una spina dorsale formata da biscegliesi, anche se ho capito che non tutti si rendono disponibili per questo tipo di programmi. Mi piacerebbe in futuro vedere anche i miei figli in questo progetto; Nella passata stagione Roberto è stato capitano del Nettuno under 18 mettendo a segno 25 gol, Marco invece ne è stato il capocannoniere con 40 reti. Una bella esperienza della quale ringrazio sentitamente il presidente Tonio Papagni”.
L’approdo al Futsal Bisceglie per Sasso significa ritrovare amici di esperienze passate, “Essere coinvolti in un progetto dove ci sono amici come Sciacqua, Anellino, Simone e Storelli fa piacere. C’è molta collaborazione e disponibilità, anche con nuovi compagni di viaggio come Abbattista e mister Ventura. ingredienti importanti per programmare il futuro del Futsal Bisceglie”.