Rabbia, scoramento, incredulità, delusione. Sono gli stati d’animo dilaganti negli ambienti del Futsal Bisceglie dopo l’infinita vicenda “giudiziaria” legata al ricorso dei nerazzurri al termine dei quarti di finale di Final Eight di coppa Italia di Serie A2, persi contro i padroni di casa del PesaroFano per 8-3, e al ricorso in appello, anch’esso respinto dalla Divisione Calcio a 5 dopo ore di snervante attesa e, riferiscono dalla società nerazzurra, senza una spiegazione. Occorre ricostruire l’intricata querelle.
I FATTI. Subito dopo la sconfitta contro il PesaroFano, la società presieduta da Luciano Sciacqua ha presentato ricorso per la squalifica, ritenuta ancora pendente, del giocatore Da Silva Rodrigo del PesaroFano, risalente alla stagione 2010-2011, quando il brasiliano militava in Serie B nel Palextra Fano. La Divisione Calcio a 5 a notte fonda (intorno alle ore 4) ha rigettato il ricorso motivando che “il calciatore Da Silva Rodrigo, in qualità di tesserato della società PesaroFano, ha partecipato alla Final Eight di Coppa Italia A2 svoltasi nell’anno 2013/2014 presso la città di Cagliari, scontando, in tal modo, il turno di squalifica”.
Il Futsal Bisceglie, nella mattinata di oggi, ha presentato ricorso in appello, allegando la lista (foto a destra) che la PesaroFano consegnò per disputare la Final Eight di Coppa Italia di A2 del 2013/2014, nella quale non figura il nome di Da Silva Rodrigo che, di fatto, a quella manifestazione non ha partecipato. È bene precisare che quella lista riguardava l’intero svolgimento della manifestazione e che quindi il nome del calciatore brasiliano, per poter prendere parte alla rassegna dopo aver scontato la squalifica, avrebbe dovuto esserci. Un po’ come avvenuto quest’anno per il Futsal Bisceglie, che nella lista dei nominativi per la Final Eight di Pesaro, ha inserito il nominativo di Sanchez, squalificato per un turno ma impiegabile in caso di accesso alla semifinale. La divisione calcio a 5 però ha respinto anche il ricorso in appello del Futsal Bisceglie.
LA SNERVANTE ATTESA. Dopo aver presentato controricorso, calcettisti, dirigenti e staff tecnico della formazione nerazzurra hanno dovuto attendere la decisione della Divisione Calcio a 5, originariamente prevista per le 13 ma poi arrivata con ulteriore ritardo, alle 16:30, senza peraltro, riferisce la società biscegliese, addurre una motivazione ufficiale. Dopo aver vissuto una situazione paradossale, con i giocatori che hanno lasciato le stanze dell’albergo ove alloggiavano alle 12, ignari del proprio destino, e hanno aspettato nella hall la decisione, a tutti non è restato che riporre i bagagli nei pullman e mettersi in viaggio per tornare mestamente a casa.
LO SFOGO DEI GIOCATORI SU FACEBOOK. Bocche cucite tra dirigenti e staff, al confine con il silenzio stampa. Ma, come spesso avviene in questi casi, se le dichiarazioni ufficiali stentano ad arrivare, le reazioni si inseguono sui social network, Facebook in particolare. E la rabbia dei nerazzurri si tocca con mano. “Hanno respinto il ricorso in appello senza nemmeno dare una motivazione! È molto sconfortante e mortificante tutto quello che abbiamo subito nelle ultime 10 ore. Abbiamo perso due volte in una sola partita!”, scrive il portiere Claudio Lopopolo, che in altri post usa aggettivi come “assurdo” e “vergognoso” e, sarcastico commenta: “La giustizia trionfa sempre” e “Le regole sono fatte per essere infrante”, citando George Best. “Mi è capitato molte volte di perdere sul campo ma mai contro un giocatore squalificato. oggi come sempre ha vinto l’ingiustizia e perso lo sport!”, scrive sul popolare social network Simone Colaianni. “Bastava solo applicare le regole. Se la legge è uguale per tutti stasera dovevamo scendere noi in campo per la semifinale. Assurdo! Bisceglie merita rispetto. Vergognosi!”, urla Vincenzo Montelli. Fanno particolarmente male le parole di uno dei più giovani della truppa, Alessandro Losito, classe ’96, tradito dallo sport che ama: “Ambizione? Sacrificio? Dedizione? Forza di volontà?”, commenta il giovane calcettista biscegliese, “nulla di tutto ciò. Oggi i valori appresi dallo sport che amo sono quelli del denaro e di chissà quale altra forza, capaci di mascherare la verità e comprare la giustizia. Invece di salvaguardarsi, il mondo sportivo diviene sempre più specchio ed emblema di ciò che più marcio ci sia sulla faccia della terra”.
LE PAROLE DURISSIME DI LEOPOLDO CAPURSO. Fa anche riflettere il commento, laconico ma molto significativo, di Leopoldo Capurso, uomo che ha fatto la storia del calcio a 5 e figura autorevolissima di questa disciplina. L’allenatore, che ha scritto pagine indelebili del Bisceglie Calcio a 5, su Facebook ha sottolineato: “Oggi è stata scritta una pagina tristissima nel mondo del futsal!”.
LA SOLIDARIETÀ AL FUTSAL BISCEGLIE. Sempre su Facebook arriva anche la vicinanza di un altro club di calcio a 5, il Futsal Andria, che milita in C1. “Un pensiero per il Futsal Bisceglie al quale è stata negata una semifinale di Coppa Italia nonostante la violazione del regolamento da parte della squadra avversaria”, si legge sulla pagina della società andriese, con gli eloquenti hashtag #NoiStiamoConIlFutsalBisceglie e #VogliamoUnFutsalPulito.