Soffre ma vince il Bisceglie che, in rimonta, batte 3-1 il Monopoli e torna a -1 dalla Fidelis Andria (2-2 a Manfredonia dopo essere andata sul 2-0 ndr.). La vittoria è maturata, in un finale sconsigliato ai cardiopatici, grazie a Raffaele Gambuzza che al 44’, due minuti dopo essere subentrato a Lanzillotta, si è trasformato in bomber insaccando di testa (angolo di Pellecchia) il gol del 2-1. Da capitano non giocatore a uomo della provvidenza, per Gambuzza il passo è stato breve. Prima che De Luca lo lanciasse nella mischia, infatti, aveva giocato solo gli ultimi 4’ nella trasferta di Pomigliano, procurando il rigore del 3-0 trasformato da Patierno. Per il centrale nerazzurro un totale di 14 minuti giocati, in altrettanti turni di campionato, evidenziano quanto sia importante la coesione di gruppo e la professionalità di chi, pur soffrendo in panchina, si fa trovare pronto e risulta decisivo per il risultato.
Col Monopoli, va ammesso, non si è visto il miglior Bisceglie e ciò aumenta il peso specifico della vittoria. Assente Lacarra, squalificato, il tecnico nerazzurro ha schierato in avvio il centrocampista, classe 1995, Salvatore D’Ancora, proveniente dalla Juve Stabia con cui la scorsa stagione ha collezionato 4 presenze in B. Le altre novità di mercato, Presicce e Pellecchia, sono partite dalla panchina, entrando a gara in corso. Sull’esito del risultato, tuttavia, pende il ricorso annunciato dal Monopoli Calcio, che ritiene irregolare il tesseramento di Pellecchia. Sulla questione, l’A.S. Bisceglie Calcio ha diramato un comunicato in cui si dichiara pronta a mostrare, se ve ne fosse bisogno, la regolare posizione del calciatore. La soluzione del caso è demandata all’ufficio tesseramenti della LND e la tempistica non è breve. Occorre, pertanto, concentrare gli sforzi sul campo e sul prossimo impegno che vedrà i nerazzurri affrontare la trasferta di Gallipoli. Una vittoria al “Bianco” darebbe la certezza di affrontare nelle migliori condizioni possibili l’attesissimo big match del 21 dicembre con la Fidelis Andria.