Tanto rammarico per il pareggio incamerato in casa della Gelbison ma consapevolezza di essere artefici del proprio destino. Questo, in sintesi, il pensiero del tecnico nerazzurro, Nicola Ragno, in sede di commento post partita a Vallo della Lucania.

Ai biscegliesi non è bastata una gara accorta, messasi in discesa dopo il vantaggio siglato da Montaldi al 57’, a cui ha fatto seguito la marcatura dei padroni di casa all’84’, firmata da Cappiello. Nel mezzo una grossa chance per i nerazzurri con Lattanzio, occasione che avrebbe potuto definitivamente mettere in ghiaccio il risultato. “Abbiamo affrontato una compagine che in casa ha perso solo una volta – ha analizzato il tecnico molfettese -, per giunta molto fisica ed agevolata dal manto sintetico. Noi abbiamo preparato la gara nei minimi dettagli, facendo giocare pochissimo gli avversari. Il rammarico è tanto perché era una gara da chiudere, in quanto l’1-0 ha lasciato il match in bilico, dando coraggio agli avversari”.

Per i padroni di casa hanno dato i suoi frutti le contromisure tattiche del tecnico Pepe. “È chiaro che, a risultato acquisito, risulta agevole giungere a queste considerazioni – prosegue Ragno -. La Gelbison, in realtà, ha sfruttato l’unica nostra disattenzione difensiva. Poi sono convinto che, se l’occasione di Lattanzio fosse andata a buon fine, staremmo parlando di tutt’altra gara. È anche vero che, dopo il vantaggio, siamo un po’ calati fisicamente. Per questo ho preferito richiamare in panchina Partipilo, non al meglio, inserendo un centrocampista in più. A volte, però, piuttosto che puntare sulla tecnica e sulla finezza si dovrebbe osare quel pizzico di cattiveria agonistica in più, e questo non l’abbiamo fatto”.

I quattro mesi di imbattibilità ed il miglior attacco del torneo, con una media di quasi due gol a partita, non stanno bastando ai nerazzurri per avvicinare la vetta della graduatoria, ora distante 9 lunghezze. “Non guardiamo mai la classifica – commenta Nicola Ragno -. Lì davanti non si fermano ma i conti si fanno a fine campionato. Certo, rincorrere non è facile anche perché d’ora in avanti dovremo dosare le energie, avendo anche gli impegni di Coppa Italia. C’è solo da rimboccarsi le maniche un’altra volta e pensare alla prossima gara in cui affronteremo un Manfredonia che, fuori casa, si sta dimostrando una compagine scorbutica”.