Dopogara teso per il Bisceglie Calcio, reduce dalla prima sconfitta in campionato, incamerata nello scontro al vertice del “Vicino”, al cospetto della capolista Gravina (1-0).
Traspare contrarietà, infatti, circa la direzione arbitrale del fischietto livornese Testi. Sotto accusa, in particolare, l’espulsione di D’Aiello al 32’ della prima frazione, disappunto che si fa nitido nelle parole del tecnico nerazzurro Nicola Ragno. “Prima del fallo dell’espulsione di D’Aiello, che secondo me poteva essere sanzionato con un giallo essendo un fallo di ostruzione, – spiega – c’era un rosso nei confronti di Anaclerio non ravvisato dall´arbitro. Credo che quella fosse un’espulsione più netta rispetto a quella comminata a D’Aiello, essendo un fallo da ultimo uomo”.
Secondo l’allenatore molfettese l’inferiorità numerica ha pesantemente compromesso la gara dei nerazzurri, protagonisti, nel complesso, di una buona prova. “Tatticamente abbiamo tenuto bene il Gravina, è chiaro che giocare in inferiorità numerica per oltre un’ora non è facile – analizza Ragno -. Sul loro goal abbiamo commesso un errore in fase difensiva, non inseguendo l´inserimento di Guadalupi. Da quel momento in poi la difesa ha avuto qualche minuto di sbandamento, fino a trovare l´assetto tattico giusto. Successivamente siamo riusciti tutto sommato a tenere bene il campo senza subire grossi pericoli, se non nel finale, quando ormai eravamo sbilanciati a caccia del pari. Negli ultimi minuti, in dieci uomini e con tre punte effettive, abbiamo rischiato il tutto per tutto, creando anche qualcosina, ma non è bastato”.
Il distacco di sei punti dalla compagine gialloblu, però, non impensierisce il tecnico biscegliese. “È un distacco che non significa nulla, in quanto abbiamo ancora un campionato intero davanti. Dovremo continuare a lottare per vincere ogni domenica, cercando di diminuire il gap dalla vetta della graduatoria. Il nostro progetto deve andare avanti, alla fine tireremo le somme”.