Dopo centoventi minuti combattuti e ricchi di tensione, il Bisceglie esce indenne dal derby con il Molfetta valevole come finale playoff del girone A di Eccellenza conquistando l’accesso alla finalissima regionale dei playoff grazie allo 0-0 maturato dopo i tempi supplementari. Di Rito e compagni, bravissimi nel resistere nonostante quasi un’ora gioco in inferiorità numerica, si sono qualificati in virtù del miglior piazzamento raccolto nella stagione regolare e troveranno nell’atto conclusivo l’Ugento, dominatore del girone B, con l’obiettivo di conquistare l’accesso alla Serie D.
Pubblico delle grandissime occasioni al “Ventura”. I nerazzurri, nonostante il vantaggio del doppio risultato, si presentano con il tridente infatti Di Meo manda in campo contemporaneamente Pignataro, Di Rito e Bonicelli. Sul fronte opposto, gli ospiti si schierano con il consueto 4-4-2 nel quale Lopez è supportato da Brianese. Inizio di match scoppiettante dopo appena venti secondi ci prova Di Rito con un tiro a giro ma Chironi risponde presente e mette in corner. Passano meno di due giri di lancette e un errore in fase di disimpegno del Bisceglie trova Lavopa pronto ad approfittarne ma il suo tiro termina alto. La prima conclusione nello specchio dei molfettesi arriva poco prima del decimo minuto quando Brianese ci prova con un rasoterra sul quale Suma è attento. Il match cala di ritmo a metà frazione ma le migliori occasioni sono di marca biscegliese infatti al 21’ una splendida girata di Pignataro su assist di Farucci termina a lato di pochissimo. Poco prima della mezz’ora il Molfetta perde il cannoniere Lopez per infortunio e al suo posto entra l’ex di turno Triarico. Nel finale di frazione il gioco staziona principalmente a metà campo ma al 38’ uno spunto di Bonicelli produce una chance ghiottissima per i nerazzurri. L’argentino scappa via sull’out di destra servendo la palla in mezzo per Di Rito che da buonissima posizione spreca tutto sparando altissimo.
L’enorme importanza della posta in palio si fa sentire in avvio di ripresa con le due squadre incapaci di creare pericoli dalle parti dei due portieri. Inoltre, aumenta il nervosismo in campo e a farne le spese è Pignataro che colpisce Stranieri a palla lontana venendo espulso dal direttore di gara al 61’. L’episodio cambia il match e così i due tecnici decidono di attingere dalle rispettive panchine inserendo Vicedomini e Salvatore da una parte e Mangialardi dall’altra. Nonostante i cambi, però, non si segnalano occasioni ad eccezione di un tiro velleitario di Stranieri a metà frazione. Il Bisceglie, infatti, alza il muro difensivo non concedendo chance agli ospiti che alzano inutilmente il baricentro. Dopo sei minuti di recupero, l’arbitro fischia la fine mandando le due squadre ai tempi supplementari.
L’extra time si apre con l’ingresso di Caldarulo nelle fila del Molfetta per aumentare la spinta offensiva ed effettivamente nel primo tempo supplementare gli ospiti costringono i nerazzurri nella propria metà campo sfruttando molto le fasce laterali. Mister Di Meo, consapevole della difficoltà e della stanchezza dovuta all’uomo in meno, sacrifica anche Bonicelli inserendo Fucci e restando senza riferimenti offensivi ma in ogni caso Suma non compie alcun intervento degno di nota dimostrandosi però attentissimo in uscita alta sui numerosi cross operati dal Molfetta. Dopo il cambio campo il copione non cambia, i biancorossi cercano in tutti i modi di trovare il gol che sposterebbe la qualificazione dalla propria parte, ma il Bisceglie si dimostra attentissimo nonostante le poche energie residue. La missione del Molfetta si fa ancora più ardua nel finale poiché Di Fulvio viene espulso dal direttore di gara ristabilendo la parità numerica in campo. Gli ultimi minuti sono all’insegna del nervosismo con numerosissime interruzioni di gioco e falli da parte di entrambe le squadre. L’unico brivido per i padroni di casa arriva a sessanta secondi dal centoventesimo quando il portiere ospite Chironi, salito in area biscegliese per gli ultimi assalti, tenta la sponda per Triarico che a due passi dalla porta viene fermato da Suma. L’azione comunque era stata immediatamente fermata per fuorigioco.
È l’ultima occasione di un match avaro di emozioni in cui l’importanza della posta in palio ha azzerato le velleità offensive delle due squadre, apparse nervose in questi novanta minuti che valevano l’intera stagione. L’obiettivo in casa Bisceglie è ora quello di ricaricare le energie per la sfida conclusiva contro l’Ugento che avendo dominato il proprio girone arriverà certamente più riposato per l’incontro che vale la promozione in Serie D.