C’era anche il nome della biscegliese Alessandra Lopopolo nell’elenco delle convocate per lo stage tenutosi al Centro di Preparazione Olimpica CONI “Giulio Onesti” di Roma (14-17 marzo) nell’ambito del Programma di Sviluppo e Formazione Tecnica ed Educativa “Futsal+” Under 17.
Talento cristallino, classe 2008, Alessandra Lopopolo ha cominciato l’attività di scuola calcio con la New Bisceglie Girls nel 2016. Le doti saltano subito all’occhio del tecnico Giusy Soldano e per Lopopolo comincia un cammino fatto di vittorie e gol. Nella passata stagione Lopopolo ha vinto con la New Bisceglie Girls il campionato e la Coppa Puglia, mentre nella stagione in corso ha messo a segno ben 10 reti, 3 con la compagine Under 19 e 7 con quella Under 15.
La convocazione nell’ambito del progetto “Futsal+” certifica la continua crescita della calcettista biscegliese in quello che è un vero e proprio contesto di Nazionale giovanile. Per Lopopolo le convocazioni, però, non sono certo terminate. Ieri, 18 marzo, ecco la seconda chiamata nell’ambito del Centro di Sviluppo Territoriale di calcio a 5 con raduno previsto in quel di Turi.
“Ha iniziato con noi come una bambina che aveva solo tanta voglia di divertirsi con un pallone – dichiara coach Giusy Soldano – ma la cosa che mi ha colpito di più di lei era la sua fame di sapere, di imparare. Arrivava all’allenamento sempre con largo anticipo e mi divertivo a insegnarle gesti tecnici che sistematicamente mi riproponeva agli allenamenti successivi. La convocazione di Ale è una piccola grande coccarda che ci mettiamo tutti sul petto, è il nostro obiettivo principale: dare a tutte un’opportunità! Stiamo vedendo questo progetto della New Bisceglie Girls, nato 9 anni fa, in continua crescita, quest’anno oltre al campionato Under 19 nazionale partecipiamo anche al campionato Under 15 e Under 13 regionale, riuscendo a coinvolgere anche le più piccole che già ci stanno dando tantissime soddisfazioni dentro e fuori dal campo. Sicuramente la cosa che oggi ci fa ben sperare – conclude Giusy Soldano – è la consapevolezza che Alessandra è solo la prima della nostra famiglia ad aver indossato la maglia azzurra, le altre dovranno solo aspettare e continuare a lavorare come stanno facendo perché solo così i risultati arriveranno”.