Sarà ancora sulla panchina del Kaos Futsal il futuro di Leopoldo Capurso. Il tecnico biscegliese, tra i migliori allenatori del calcio a cinque italiano, si appresta cosi a festeggiare con il club ferrarese del patron Marco Calzolari, le nozze d’argento con la panchina, una lunga gavetta partita dalla D sino al gotha del fustal nazionale.
Dopo aver scritto la storia del calcio a cinque pugliese e cittadino, alla guida del Bisceglie C5 dalla C sino alla serie A, Capurso è approdato al Kaos nella stagione 2012/13 e l’impressione è quella che a Ferrara si stia davvero bene: “La conferma su questa panchina – afferma Capurso – mi riempie d’orgoglio, perché in questi due anni abbiamo fatto cose incredibili, prendendo per mano una squadra dalle ceneri di una retrocessione, sino a portarla al terzo posto in regular season, al termine di questa stagione. Le richieste da altri club italiani di prestigio non sono mancate, cosi come dall’estero. Credo però sia opportuno continuare questo cammino di crescita con il Kaos”.
La prossima stagione, la nona consecutiva su una panchina di A per il mister biscegliese, è già in fase di elaborazione, Capurso è un moto perpetuo: “Stiamo già allestendo il Kaos 2014/15 cercando di capire quale roster mettere su, considerando che ci sarà un italo in meno da schierare. Valuteremo la posizione dei nostri calcettisti in squadra, ma nel caso ci fossero dei cambiamenti la rosa tenderà ad aumentare il livello medio, con giocatori di spessore. Il 16 giugno partirò per il Brasile – dice – alla ricerca di talenti classe 97’ e 98’ che possano essere utili alla nostra causa”. Sul fronte staff tecnico Capurso predica al tempo stesso calma e ottimismo: “Con tutta probabilità il gruppo di collaboratori verrà confermato in toto, a partire dal mio vice Roberto Chiereghin. C’è la volontà di rafforzare la struttura per la preparazione atletica, a tal riguardo sto valutando la possibilità di portare Nini Trentadue (assieme a Capurso ai tempi del Bisceglie C5 ndr.) a Ferrara”.
Capurso ha le idee chiare anche sul futuro a lungo termine: “Vorrei fare qualcosa di importante in Italia, ma dopo mi intrigherebbe non poco allenare una nazionale straniera. Ci sono stati contatti con la nazionale svedese, ma anche altre nazioni emergenti nel futsal, come Inghilterra, Francia e Svizzera rappresenterebbero una esperienza che completerebbe la mia carriera”.