Il Bisceglie Calcio pareggia a reti bianche al “Viviani” di Potenza, un risultato che abbinato alla vittoria della capolista Trastevere, in rimonta sul Picerno per 2-1, porta a -4 i neroazzurro stellati dalla vetta del girone H di serie D.
“Tre partite in otto giorni si sono fatte sentire”, dichiara il tecnico biscegliese Nicola Ragno nella conferenza stampa post gara, “è chiaro che nell’andamento della partita con qualche ammonizione di troppo abbiamo concesso qualche metro in più perché non potevamo contrastarli come volevamo. Ho inserito quindi un terzo centrocampista per dare più copertura ed eventualmente ripartire velocemente. Il Potenza ha fatto la sua partita per avere la certezza della permanenza, se giocherà sempre così potrà dire la sua in queste ultime cinque partite”.
Il primo tempo rappresenta un picco positivo per il tecnico molfettese con qualche rimpianto, “Rimane il rammarico nel primo tempo di aver colto un palo e la traversa. La fortuna non ci ha accompagnato, abbiamo fatto un grandissimo primo tempo, certo se passi in vantaggio cambia tutta la partita perché noi poi in ripartenza facciamo male. Quando senti che il Trastevere vince devi provare a rischiare qualcosa in più ma al tempo stesso devi stare attento a non prendere gol”.
L’analisi di Ragno sui cambi in corso è lucida come sempre, “I cambi non ci davano la possibilità di fare il 4-4-2, problema principale. Siamo passati poi al 4-3-3 che non è facile visto che per le nostre caratteristiche le punte devono giocare vicine. Potevamo provare il trequartista dietro le due punte, ma loro sugli esterni erano molto pericolosi, soprattutto con Guaita sulla destra. Nel finale di gara abbiamo avuto un passo diverso rispetto al Potenza, abbiamo pagato la terza partita in pochi giorni.
“Potenza sapevo sarebbe stato un campo difficilissimo”, chiosa il tecnico del Bisceglie, “però abbiamo recuperato 6 punti in quattro giorni. Adesso bisogna recuperare 4 punti, abbiamo tre gare in casa e due fuori, mentre Trastevere tre fuori e due in casa, ci proveremo fino alla fine”.
Foto: Emmanuele Mastrodonato