La vittoria di una storico campionato ed il ritorno nei professionisti del Bisceglie calcio non è bastato per far ci che il matrimonio tra la società neroazzurro stellata ed il tecnico Nicola Ragno continuasse ancora. Poco dopo l’eliminazione nella semifinale della Poule Scudetto contro il Ravenna, giungono le dichiarazioni del presidente Canonico che annuncia la ricerca di un nuovo tecnico. La risposta di mister Ragno giunge nel pomeriggio di oggi, 2 giugno, attraverso un lungo post sul proprio profilo personale di Facebook.
“È terminata un’altra stagione calcistica…Ci sarebbero tante cose da raccontare…Riavvolgendo la bobina di 9 mesi”, esordisce Ragno, “come non ricordare la calorosa accoglienza e l’entusiasmo della tifoseria il giorno della presentazione, le iniziali difficoltà di un organico dal quale, benché partito in ritardo rispetto alle compagini avversarie, ho fatto emergere qualità e punti di forza. 102 panchine orgogliosamente da mister del Bisceglie calcio, 44 partite disputate tra campionato, coppa e poule scudetto, 29 vittorie, 11 pareggi e solo 4 sconfitte, 83, e lo sottolineo, 83 goal fatti e 36 subiti, semifinale di coppa Italia, semifinale poule scudetto, numeri da capogiro”.
“Settimane intere ad allenarci su campi da 5 contro 5, 7 contro 7, girovagando tra Ruvo e Bari, poi Bitritto, Bitonto, beh, fate voi le vostre considerazioni”, sottolinea il tecnico molfettese. “Come dimenticare tutte le emozioni, la tensione nervosa, l’adrenalina a mille nella corsa ad ostacoli per raggiungere e conquistare, contro ogni pronostico e nonostante ben tre punti di penalizzazione, la vetta della classifica e, infine, il trionfo, un’intera città che esplode di gioia, si colora di nero azzurro e vive il grande sogno”.
Ragno continua il suo sfogo e giunge alla parte più incisiva del suo post, “Ho scritto, abbiamo scritto una grande pagina di storia. Eppure, con rammarico, dal sito del Bisceglie calcio ho dovuto apprendere, dalle parole del presidente Canonico, di non rientrare nel progetto “C”. Non nascondo, però, di averlo sospettato all’indomani della gara di Nocera e di averne avuto conferma nei giorni successivi fino a oggi. I rapporti umani sono alla base di tutto, questo per me è fondamentale e aver capito di non avere più la fiducia della società non mi ha fatto godere appieno di questo finale di stagione esaltante che, forse, qualche dirigente nemmeno auspicava. Non voglio esternare tutto quello che ho in mente; voglio solo ribadire una cosa: nella vita bisogna essere uomini. L’uomo è colui che nei rapporti personali ammette ogni tanto di aver sbagliato, che parla guardandoti in faccia, che ogni tanto da una pacca sulle spalle per dire “bravo”, un uomo ha stima e rispetto per il lavoro degli altri e sa restare umile, sempre”.
“È stata una stagione difficile”, prosegue l’ormai ex tecnico biscegliese, “ma la risposta mia e della squadra sul campo è l’unica cosa che conta. Bisceglie mi ha accolto quando l’estate scorsa tutto per me si era complicato ed era mio dover ripagare con il massimo dell’impegno. Sulla panchina del Bisceglie ho realizzato il mio sogno più grande, conquistare la serie C e, a questa panchina, sono legate emozioni fortissime della mia carriera da allenatore che tutti i tifosi nerazzurri hanno condiviso con me. Ringrazio tutta la piazza, chi mi ha sempre sostenuto e anche chi, all’inizio, non ha creduto in me. Regalare alla città la promozione è stata la mia gioia più grande”.
“Ringrazio la mia squadra, tutta, un gruppo di lottatori che, come me, ci ha sempre creduto e sui quali ho sempre potuto contare. Non hanno mai mollato e sono andati a prendersi quella Lega Pro che sembrava così lontana. Ringrazio Donato il magazziniere, Leo il massaggiatore, Gianni il segretario, il dott. Parisi, sempre disponibili ad accogliere le mie richieste. Ringrazio i direttori e tutti i dirigenti biscegliesi, anche quelli che mi hanno criticato e, alla prima difficoltà, vedevano nell’esonero la soluzione di ogni problema. Ringrazio il mio staff, beh, consentitemelo, ho solo parole di elogio, Riccardo Liso, Pino Alberga e Giuseppe Leonetti, prima uomini, poi collaboratori validi, disponibili a tutto anche a sopportarmi. Sì, è vero, è difficile sopportarmi, vi chiedo scusa se qualche volta sono stato un po’ eccessivo, ma di voi ho grande stima e ammirazione. Voi mi avete dato una grande mano nei momenti difficili, abbiamo subito critiche ma, consapevoli del nostro lavoro, siamo andati avanti fregandocene di tutto e tutti, superando con la nostra competenza tutti gli ostacoli che si sono presentati. La serietà e la forza che abbiamo dentro hanno prevalso su tutto, dirvi bravi è poco. Grazie ai tifosi anche se, a volte, alcuni di loro sono stati duri con me e dover accettare alcune frasi non è stato facile; ma mi hanno dato la forza per andare avanti. Sono contento per voi, l’anno prossimo vedrete il calcio vero e in piccola parte il merito è anche mio. Buon divertimento, sarò uno di voi. Infine, un pensiero a te presidente Canonico. Se dovessi guardare l’ultimo mese”, dichiara Ragno, “il tuo comportamento non è stato per niente esemplare, ci siamo sempre detti tutto, discutendo e confrontandoci, forse da me ti saresti aspettato ancora di più, non lo so. Rispetto la tua decisione che, però, non meritavo di conoscere leggendo un sito internet. Le nostre strade si dividono, in bocca al lupo”.
“Oggi è un giorno triste”, chiosa il tecnico della promozione in Lega Pro, “ma ho la consapevolezza di aver dato tutto me stesso in questa stagione e per questa maglia. Auguro il meglio al Bisceglie per questa importante avventura che si appresta a vivere, che possa essere positiva e entusiasmante. Questo sfogo forse è inopportuno; nel calcio, spesso, conviene non parlare troppo. Ma volevo, ancora una volta, sottolineare il lavoro di questa squadra e di questo staff e, un po’, anche la mia delusione. Ora un po’ di riposo, poi più forti di prima, si andrà da qualche altra parte per far sognare altre città..”