La ripresa dell’attività sportiva, con la riapertura dei centri dedicati, è uno dei temi in discussione nella Fase 2 dell’emergenza Coronavirus.
Il Coni Puglia è al lavoro per organizzare il riavvio delle attività e, come spiega il presidente Angelo Giliberto in un’intervista rilasciata alla Gazzetta del Mezzogiorno, si punta alla ripartenza in estrema sicurezza. “L’ultimo DPCM è molto chiaro e la posizione del Coni nazionale e, di conseguenza quella del Coni Puglia è quella che ha prodotto, sentite tutte le federazioni, un documento elaborato dal Politecnico di Torino, che darà la possibilità di ripartire in sicurezza, badando al fattore rischio. Noi torneremo alla normalità quando si sarà scoperto il vaccino e i farmaci mirati per la cura di questo nemico invisibile. Oggi abbiamo il dovere di evitare che il contagio si propaghi. Fino al 31 maggio tutte le iniziative sono sospese ma per il Coni la salute è prioritaria, dobbiamo preoccuparci di garantire una ripresa graduale. Crediamo che l’unico vaccino disponibile al momento sia quello dell’isolamento e del distanziamento sociale, per questo gli impianti dovranno rimanere chiusi fino al 18. Stiamo lavorando alla ripresa di concerto con gli organi istituzionali – prosegue Giliberto – ma il mio primo dovere è e rimane quello di salvaguardare le federazioni, le discipline associate e tutti gli enti di promozione sportiva”.
Parentesi, poi, anche sull’aspetto economico con le inevitabili difficoltà cui sono andate incontro società, tecnici ed atleti. “Ho chiesto personalmente al governatore Emiliano che, nel caso in cui dovessero esserci risorse messe a disposizione dallo Stato per il piano economico-sociale destinato alle regioni, nel medesimo rientrasse anche lo sport. A ciò aggiungo la richiesta ad Emiliano ed al sindaco De Caro di alcuni interventi specifici che favoriscano l’erogazione di un contributo straordinario agli organismi affiliati alle varie federazioni sportive. Solo così potremo, in qualche modo, scongiurare il rischio che alcune possano non ripartire».
Il presidente Giliberto si sofferma anche sull’eventuale ripresa delle attività sportive estive. “Dobbiamo aiutare anche chi è rimasto a casa per due mesi, parlo delle mamme e dei papà che hanno “bruciato” tutte le ferie di cui disponevano ed alla ripresa dovranno fare i conti anche con questa nuova problematica. Perciò ritengo che i campi estivi si potranno organizzare ma esclusivamente nel rispetto delle norme e delle prescrizioni già emanate. Si dovrà pensare di spostare piccoli gruppi di bambini se ci saranno gli spazi necessari ma si dovrà valutare singolarmente e di volta in volta a seconda delle caratteristiche di ciascun circolo o società sportiva».
Foto: CanosaWeb