La tanto attesa reazione di orgoglio di Sportilia, dopo la netta sconfitta di Altamura, non arriva. Nel match giocato nel sportilia_mani_fotopomeriggio di ieri al PalaDolmen, infatti, le biancoazzurre devono arrendersi al Prisma Asem Bari, capace di imporsi per 3-0 al termine di un match giocato sempre in controllo.

nicola_nuzzi_sportilia_fotoCoach Nicola Nuzzi prova a mischiare un po’ le carte ed effettua un solo cambio nel sestetto iniziale: al posto di Federica Lionetti, nel ruolo di martello, c’è la giovanissima Piera Losciale. Il resto della formazione iniziale è confermato con Simone e Piarulli come centrali, Haliti come opposta, Todisco come libero, De Palo da martello e capitan Arianna Losciale da palleggiatrice.

L’avvio di match è a favore delle ospiti, che effettuano subito un break e mantengono il vantaggio fino alla fine del set, che chiudono per 25-15. Sportilia reagisce nel secondo parziale, ma nel momento più delicato, sull’11-11, le baresi scappano ancora via, fino al 18-11. Qui coach Nuzzi inserisce Lionetti al posto di Losciale e, sfruttando il turno in battuta, le padrone di casa si rifanno sotto nel punteggio, prima di vedere il Prisma Asem Bari conquistare i punti decisivi per vincere il secondo set per 25-19.sportilia_gioco_volley

Nel terzo parziale Sportilia sembra quasi arrendersi, con le ospiti che acquisiscono subito un vantaggio consistente che difendono anche nel momento migliore della partita di Losciale e compagne, che provano nel finale a rientrare in partita, nonostante lo svantaggio sia però notevole.

sportilia_sconfitta_fotoIl match si chiude dunque per 0-3, con le baresi che volano a punteggio pieno in testa alla classifica.
Sabato prossimo Sportilia sarà impegnata nella difficilissima trasferta in casa del Sebilot Volley Manfredonia, protagonista di un avvio di stagione super con quattro successi in altrettante gare.

L’obiettivo di Sportilia sarà quello di rialzarsi dopo le ultime due sconfitte consecutive e cercare di conquistare punti importanti in chiave play-off.

Foto di Francesco Brescia