Un calcio alla violenza” è lo slogan dell’iniziativa promossa da Olimpiadi Bisceglie, articolata in una tre giorni (da venerdì 3 a domenica 5 novembre) nel mese in cui ricorre la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne, istituita dall’Assemblea Generale delle Nazioni Unite nel 1999.

Fortemente voluta dal presidente Donato Di Liddo, l’iniziativa vivrà un primo appuntamento venerdì 3 alle 19.00 con il convegno dal titolo “Allenati contro la violenza” organizzato nella sala conferenze dell’Hotel Salsello. L’incontro sarà aperto dai saluti del sindaco Angelantonio Angarano per proseguire con i qualificati interventi dello stesso Di Liddo, di Giovanna Capurso (vicepresidente della cooperativa Promozione Sociale e Solidarietà che gestisce il Centro AntiViolenza Save di Trani, operativo anche su Bisceglie), di Maria Rosaria Basile (legale CAV Save) e di Roberta Rigante (assessore all’inclusione sociale), con le conclusioni affidate a Maria Rita Gentile (presidente Fidapa sezione di Bisceglie).

Il convegno rappresenterà il preludio alla disputa di due tornei giovanili di calcio a 5 organizzati presso il centro sportivo Olimpiadi, sempre all’insegna del motto “Allenati contro la violenza”. Sabato 4, a partire dalle 15.30, è in programma un torneo femminile riservato a giocatrici classe 2012, mentre domenica 5 (dalle 8.30 alle 20.30) si vivrà un’autentica “maratona” sportiva con una sessantina di squadre appartenenti al Settore Giovanile e Scolastico (in campo le categorie Piccoli Amici, Primi Calci, Pulcini ed Esordienti, in sostanza giovani calciatori nati dal 2011 al 2017), al termine della quale si terrà una ricca premiazione.

«“Un calcio alla violenza” guarda allo sport come uno strumento in virtù del quale è possibile raccontare, approfondire e riflettere su argomenti di stretta attualità – spiega Donato Di Liddo – . Simili iniziative non sono soltanto un importante veicolo per soffermare l’attenzione sul rispetto della donna, ma costituiscono al contempo un modo intelligente per dare spazio ad un aspetto culturale sul tema più generale della violenza, che va scardinato in ogni sua forma. Lo sport può diventare un efficace strumento di sensibilizzazione contro la violenza sulle donne, tema che purtroppo continua drammaticamente ad imperversare. L’obiettivo della manifestazione è diffondere una coscienza matura che combatta situazioni di violenza e femminicidi diffusi nella nostra società, come troppo spesso riportano le cronache. Anche momenti di sport e divertimento di questo tipo contribuiscono a sradicare una cultura arcaica e immorale nei confronti della donna che purtroppo ancora resiste».