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Ha tentato di rubare prodotti alimentari e materiale per l’igiene personale da un centro di riabilitazione in via Professor Mauro Terlizzi, ma è stato colto in flagrante e per lui sono scattate le manette. Il protagonista della vicenda, accaduta la mattina di mercoledì 17 febbraio, è un 45enne biscegliese già noto alle forze dell’ordine, di cui non sono state rese note le generalità. I carabinieri della tenenza di Bisceglie, allertati da
All’arrivo dei Carabinieri nella sua abitazione per i controllare se rispettasse gli obblighi imposti, si è sbarazzato di una pistola che deteneva illegalmente, gettandola dalla finestra, ma è stato scoperto ed è finito in carcere. Il protagonista della vicenda è un detenuto agli arresti domiciliari di 33anni, arrestato l’altra notte dai carabinieri della tenenza di Bisceglie con l’accusa di detenzione di arma da fuoco clandestina. L’uomo, che risiede in una
È stato arrestato l’autore della sparatoria avvenuta il 29 ottobre scorso in via Praga, nella zona artigianale est di Bisceglie, nella quale rimase ferito ad un piede un pregiudicato sessantenne, Giuseppe Cuocci (leggi qui). Si tratta di un 39enne biscegliese, già noto alle forze dell’ordine, semilibero, ed è accusato di lesioni personali aggravate e porto abusivo di arma comune da sparo. L’uomo è stato arrestato questa mattina dai Carabinieri di Bisceglie, che
Centosessanta grammi di marijuana e circa 60 grammi di hashish, tutto suddiviso in dosi pronte per essere spacciate. È quanto è stato rinvenuto nell’abitazione di un 51enne biscegliese, arrestato ieri mattina dai carabinieri della tenenza di Bisceglie, nel corso di un servizio mirato al contrasto della diffusione degli stupefacenti. L’operazione è partita dalla constatazione di un carabiniere durante un servizio di pattugliamento svolto nei giorni precedenti, insospettito dal viavai di
“Imbarazzanti le parole dei militanti del mio stesso partito, i senatori dem Tonini e Ichino (ex Scelta Civica). Ovviamente ne prendo le distanze”. Così il biscegliese Francesco Boccia, deputato del Partito Democratico e presidente della commissione Bilancio della Camera, sul proprio profilo Facebook, ha criticato aspramente le esternazioni dei due senatori del Pd, che hanno spiegato pubblicamente di aver votato contro l’arresto di Azzollini perché hanno reputato non ci fossero
Il Senato ha rispinto, con 189 “no”, 96 “sì” e 17 astenuti con votazione avvenuta a scrutinio segreto, la richiesta di arresto ai domiciliari del senatore Antonio Azzollini (Ncd) formulata dalla Procura di Trani nell’ambito dell’inchiesta sul crack da 500 milioni di euro della Casa Divina Provvidenza. L’aula ha così sovvertito la proposta della Giunta per le Immunità di Palazzo Madama, presieduta da Dario Stefano, che l’8 luglio scorso aveva
È cominciato alle 9:30 nell’aula del Senato l’esame del caso Azzollini. L’Assemblea dei senatori dovrà pronunciarsi sulla proposta della Giunta per le Immunità di Palazzo Madama di dire “sì” agli arresti domiciliari per il senatore di Ncd Antonio Azzollini accusato di vari reati, tra cui la bancarotta fraudolenta e l’associazione a delinquere, nell’ambito dell’inchiesta sul crac della Casa Divina Provvidenza. Il presidente della Giunta Dario Stefano in apertura di seduta
La Giunta per le immunità del Senato, presieduta da Dario Stefàno, ha accolto la richiesta dei magistrati di Trani di mettere agli arresti domiciliari il senatore di Ncd, Antonio Azzollini. Hanno votato a favore dell’arresto in 13 (8 Pd, più 4 del Movimento 5 Stelle e l’esponente della Lega) mentre i contrari sono stati 7 (2 di Forza Italia, più 3 di Ncd, Ferrara di Gal e Buemi del Psi).
Il presidente della Giunta per le Immunita’ del Senato, Dario Stefano, ha proposto di dire sì alla richiesta di arresto arrivata dalla magistratura di Trani nei confronti del senatore di Ncd, Antonio Azzollini, implicato nel crack della Casa Divina Provvidenza. Il voto sulla proposta del presidente e relatore del caso Dario Stefano, è previsto oggi, nella riunione già convocata alle 20. “La Giunta ha deciso di rinviare”, ha spiegato Stefano,
Il giudice monocratico del Tribunale di Bari Giovanni Zaccaro ha condannato ad un anno di reclusione Antonio La Fortezza, ex calciatore del Bisceglie (con un passato in serie A nel Bari), accusato di favoreggiamento personale in relazione all’omicidio del boss Michelangelo Stramaglia, ucciso con un colpo di pistola il 24 aprile 2009 a Valenzano. Stando all’ipotesi accusatoria, condivisa dal giudice, La Fortezza sarebbe stato in possesso di informazioni relative al delitto