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Il Consiglio di Stato ha accolto il ricorso presentato da Camassambiente per l’annullamento dell’interdittiva antimafia emessa nel dicembre 2016 nei confronti della ditta barese. Anche a seguito di quella interdittiva, oltre che per presunte inadempienze contrattuali, il comune di Bisceglie aveva rescisso il contratto con l’allora gestore del servizio igiene urbana cittadina. La Camassambiente aveva dapprima presentato ricorso al Tar Puglia di Bari ma il tribunale amministrativo aveva respinto le
A seguito del consiglio comunale monotematico sull’igiene urbana svoltosi ieri sera, il consorzio Ambiente 2.0 ha diffidato il comune di Bisceglie dal voler procedere all’aggiudicazione definitiva dell’appalto per la raccolta e trasporto rifiuti in favore della ditta Sangalli. L’intricata vicenda giuridica che interessa il servizio igiene urbana del comune di Bisceglie parte dalla gara d’appalto realizzata su delega dell’Aro Bat 1 nell’ottobre 2015. L’appalto settennale per un importo di 47milioni
Prosegue la guerra a colpi di carte bollate fra il Comune di Bisceglie e l’ex gestore del servizio igiene urbana Camassambiente Spa. Dopo i due decreti ingiuntivi emessi dal Tribunale di Bari nei confronti dell’ente pubblico ora è arrivato anche l’atto di citazione prodotto dai legali di Camassambiente Spa. Nell’udienza fissata per il 12 marzo 2018 i legali dell’azienda barese presenteranno le loro argomentazioni al fine di far “condannare il
Nuovo decreto ingiuntivo emesso dal giudice del Tribunale di Bari nei confronti del comune di Bisceglie per somme da pagare all’ex gestore dell’igiene urbana Camassambiente. Il giudice ha ingiunto all’amministrazione comunale il pagamento di circa 1.231.500 euro, oltre iva, interessi nonché spese. Si tratta già del secondo, cospicuo, decreto ingiuntivo richiesto e ottenuto da Camassambiente nei confronti del comune di Bisceglie. Il 27 luglio era infatti stato notificato a Palazzo
La Camassambiente spa, ex gestore del servizio igiene urbana del comune di Bisceglie, presenta il conto e la cifra è piuttosto salata. Lo scorso 27 luglio è giunto a palazzo San Domenico un decreto ingiuntivo con cui il Tribunale di Bari ha ingiunto al comune di Bisceglie il pagamento in favore di Camassambiente spa della somma di circa 900mila euro oltre interessi e spese. La ditta barese non gestisce più il servizio di
“Il Tar Puglia sezione di Bari ha confermato la legittimità degli atti comunali finalizzati allo scorrimento della graduatoria di gara in materia di igiene urbana. Il giorno 13 marzo è previsto il passaggio di consegne tra la ditta Camassambiente e quella Ambiente 2.0”. Ad affermarlo è il Comune di Bisceglie, commentando il decreto 13/2017 emesso dal Tar Bari questa mattina. L’atto in questione presenta numerosi omissis a tutela dei diritti
Camassambiente ha comunicato che “nel mese di febbraio 2017 la raccolta differenziata a Bisceglie è al 63%”. “Un importante obiettivo”, commentano dall’azienda che si occupa della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Bisceglie, “raggiunto grazie all’impegno dei cittadini e di tutti i nostri operatori”. L’azienda nei giorni scorsi aveva comunicato che al 19 febbraio fosse stato raggiunto il 59% di raccolta differenziata (leggi qui). Prima ancora, sempre secondo quanto
Il Consiglio di Stato ha respinto il ricorso presentato da Camassambiente spa per l’annullamento dell’atto di recesso contrattuale emesso dal Comune di Bisceglie, a seguito dell’interdittiva antimafia indirizzata alla ditta barese (leggi qui). Per questo motivo il prossimo 13 marzo, come scritto nell’atto di recesso e come confermato in conferenza stampa dal Dirigente Di Bari, il consorzio lombardo Ambiente 2.0 subentrerà alla Camassambiente spa nel servizio igiene urbana della città
I parlamentari pugliesi del Movimento 5 Stelle hanno presentato un’interrogazione a risposta scritta al Ministero dell’Interno riguardante il Comune di Bisceglie e più nello specifico l’appalto del servizio igiene urbana affidato a Camassambiente. Gli onorevoli pentastellati hanno chiesto al Ministero dell’Interno: “se si intenda valutare se sussistono i presupposti per assumere le iniziative di competenza ai sensi dell’articolo 143 del decreto legislativo n. 267 del 2000 (scioglimento dei consigli comunali
Dato più che positivo per la raccolta differenziata a Bisceglie in questi primi mesi del 2017, almeno secondo quanto dichiarato dall’attuale gestore del servizio igiene urbana. “Al 19.2.2017, è stato raggiunto il 59% di raccolta differenziata” ha dichiarato Camassambiente che ha poi proseguito “è necessario un ulteriore piccolo sforzo per superare, nel secondo mese di porta a porta, il 60% così collocando Bisceglie ai primi posti delle grandi città pugliesi”.