“27enne, sposata e mamma di due bambini? Mi spiace, non possiamo assumerla”
La vicenda che stiamo per raccontare, anzi, la vicenda che la protagonista del mesto episodio ci ha raccontato, tra un sorriso nervoso che celava comprensibile malcontento e con gli occhi di chi ha vissuto una potente ingiustizia, ha dell’incredibile. Soprattutto se rapportato in un periodo storico in cui il lavoro, secondo protagonista della storia, manca. Una mancanza, quest’ultima, che si sente, che avvilisce, che deprime. Marta, la chiameremo così, rinnova