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Bisceglie ai tempi della Prima Repubblica: “La città torni ad avere una ‘vision'” / FOTO

Una serata non dallo sterile e nostalgico sapore amarcord, ma utile a ricordare un periodo in cui la politica era servizio e passione, abnegazione e progettualità. Parliamo dei protagonisti della Prima Repubblica a Bisceglie, ex sindaci, assessori, consiglieri comunali e chi ha raccontato le vicende elettorali e storico-politiche della città di quei decenni. Eleonora Celestino, psicologa, ha riunito sul palco del Mondadori Bookstore nelle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie, in

Sul palco delle Vecchie Segherie Mastrototaro i protagonisti della Prima Repubblica

“Guardare ai tempi passati non è solo sintomo di nostalgia, ma soprattutto desiderio di conoscere e riconoscere le fondamenta su cui si è costruito il presente e su cui si imposta il futuro”, questo il messaggio lanciato dagli organizzatori de “La Prima Repubblica, come eravamo” che si svolgerà questa sera, venerdì 21 giugno, dalle 20 alle Vecchie Segherie Mastrototaro di Bisceglie in via Porto n. 35, alla presenza di illustri

“Nata per te. Storia di Alba”, Luca Trapanese alle Vecchie Segherie Mastrototaro

Sta girando in lungo e in largo il Paese per raccontare la sua storia e quella della piccola Alba, la storia di un’adozione che ha commosso tutti. Parliamo di Luca Trapanese, impegnato da tutta la vita in comunità per ragazzi disabili, orfani o con gravi patologie. Un giorno Luca comprende appieno di voler diventare padre e combattendo ogni tipo di pregiudizio e sormontando ogni ostacolo che si para dinanzi riesce

Eleonora Celestino ed Enzo Abascià, tutti i legami tra Psicologia e Arte

Al termine della serata, organizzata sabato 27 aprile nella sala della bifora del Castello di Bisceglie, resta un solo interrogativo, vale a dire perché per Arte e Psicologia siano stati coniati due termini differenti quando, invece, molto spesso, sembrano affermare analoghi principi, analoghe empatie, analoghe funzioni. La psicologa Eleonora Celestino e l’artista Enzo Abascià hanno dato vita, dinanzi a un pubblico nutrito, interessato, decisamente coinvolto, a una conversazione in cui

Dialogo tra arte e psicologia, al Castello personalità e carattere con pennelli e scalpelli

“In una notte afosa, mentre la ragione riposava, timide rappresentazioni dell’animo umano cominciavano ad apparire nel buio… all’interno di una caverna l’homo sapiens imprime sulle pareti delle figure. Come lucciole nell’oscurità quei segni nella roccia illuminano i primi passi dell’Umanità, l’essere umano si allontana dalla mera soddisfazione di bisogni pratici, rivendicando la sua interiorità e la necessità di condividerla”, con queste parole gli organizzatori di “Dialogo tra arte e psicologia”