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Il gruppo Ripalta Area Protetta, affiliato alla Federazione Nazionale Pro Natura, ha deciso di condividere i propri rilievi fotografici sull’abbandono dei rifiuti a Bisceglie sulla pagina social con l’hashtag #MappaRifiuti2020. “Ci auguriamo che questa iniziativa, oltre al grande seguito sui social già riscontrato, possa presto trasformarsi in azioni concrete, che coinvolgano l’intera cittadinanza, le forze politiche e gli operatori tutti, collettivamente”, spiegano dal gruppo. Dei 77 siti censiti da luglio
C’è anche l’associazione pro Natura tra le 23 sigle nazionali che hanno sottoscritto e presentato alle forze politiche un documento per la “ri-conversione ecologica del Paese”. A livello locale la Federazione nazionale pro Natura è rappresentata sui territori di Bisceglie e Trani dal Gruppo Ripalta Area Protetta. Il gruppo locale ha voluto sottolineare tre argomenti in particolare del maxi documento firmato a livello nazionale: la biodiversità nelle aree protette, il
La Federazione Pro Natura Bisceglie – Gruppo Ripalta Area Protetta ha presentato un esposto indirizzato al Sindaco, al Comandante della Polizia Locale, al responsabile del Dipartimento di Prevenzione dell’Asl Bat e al gestore servizio raccolta rifiuti per denunciare lo stato di degrado in cui versa il tratto costiero compreso tra zona San Francesco e Ripalta. “Una pista ciclabile utilizzata da automobili e scooter ma interdetta alle biciclette e ai cittadini,
Sia il comune di Bisceglie che quello di Ruvo di Puglia hanno approvato la proposta di istituzione di una ciclovia che colleghi l’istituenda area marina protetta grotte di Ripalta al Parco nazionale dell’alta murgia. Il progetto è stato realizzato dall’associazione biscegliese Ripalta area protetta, l’obiettivo è proprio quello di collegare la zona naturalistica costiera di Bisceglie con il museo nazionale Jatta di Ruvo di Puglia che a sua volta è
Lo scorso 26 agosto, nella sala Beatrice Romita del Comando di Polizia Municipale di Modugno, si è svolta la conferenza stampa di presentazione della nuova applicazione gratuita per smartphone per la segnalazione dei reati del mare e reati ambientali sul demanio marittimo, disponibile già da qualche giorno sui relativi store iOS e Android. Marco Cortellino, rappresentante del Codelab Studio che ha materialmente sviluppato la nuova applicazione, ha ribadito il “successo
Come già annunciato durante la conferenza stampa dello scorso 6 luglio, è disponibile online da ieri 22 agosto la nuova applicazione gratuita per smartphone “Ecoreati Puglia”, strumento di segnalazione dei reati del mare e ambientali sul demanio marittimo. Tutti cittadini potranno inviare tramite il loro dispositivo mobile una segnalazione geolocalizzata con foto in allegato, che sarà poi analizzata e verificata dal team operativo del progetto (composto da centralinisti esperti nel
Mercoledì 6 luglio, nella Sala degli Specchi di Palazzo Tupputi, si è svolta la presentazione alla stampa del progetto relativo al numero verde 800.894.500 per la segnalazione dei reati del mare e ambientali sul demanio marittimo (attivo dallo scorso 15 giugno). A farsi promotrice del servizio una rete di associazioni territoriali comprendente il Gruppo Ripalta Area Protetta di Bisceglie (federato con la Federazione nazionale Pro Natura), i Rangers di Italia
Sarà attivo da oggi, 15 giugno, il numero verde 800.894.500 per la segnalazione dei reati del mare e reati ambientali sul demanio marittimo. A gestire il servizio sarà un rete di associazioni riconosciute a livello nazionale dal Ministero dell’Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, tra queste il Gruppo Ripalta Area Protetta di Bisceglie, già federato con la Federazione nazionale Pro Natura, i Rangers d’Italia sezione Puglia e
Il gruppo Ripalta Area Protetta torna a ribadire il proprio “NO” secco e deciso alle trivellazioni petrolifere proprio in occasione dell’avvicinarsi del referendum per l’abrogazione delle attuali concessioni in atto nel mar Adriatico con le compagnie petrolifere. Già lo scorso 19 agosto, l’associazione ambientalista biscegliese aveva chiesto all’amministrazione comunale cittadina di approvare un atto con cui “ribadire la contrarietà a qualsiasi autorizzazione, presente e futura, relativa alle attività di prospezione,